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Hera, scorporo ramo acqua: i comitati attendono Pighi al varco

"Ci appelleremo da oggi in poi affinchè affinchè prenda avvio in tempi brevi una vera discussione pubblica su una possibilità di gestione del servizio idrico integrato del nostro territorio diversa dall'attuale"

Il comitato modenese per l'acqua pubblica è stato quello più presente lunedì pomeriggio all'approvazione della fusione Hera-Acegas con cartelli e bandiere e con molta attenzione ha prestato ascolto alle parole del sindaco Giorgio Pighi in merito a un eventuale scorporo del ramo acqua della multiutility di via Razzaboni. In tal senso, il comitato attende il primo cittadino al varco richiamandolo agli impegni presi: "Abbiamo ascoltato il sindaco Pighi esprimere parere favorevole verso un'operazione che i comitati per l'acqua pubblica giudicano sbagliata e irrispettosa del voto referendario, ma lo abbiamo anche ascoltato esprimere apprezzamento per il ruolo svolto dall'esperienza referendaria nell'abrogare le leggi vigenti che volevano gli enti locali al di sotto del 30% della proprietà delle gestioni dei servizi pubblici, e nell'affermare che il referendum ha sancito che il controllo di queste gestioni deve essere del pubblico".

"Non solo - aggiungono i referendari - lo abbiamo ripetutamente sentito fare riferimento alla possibilità di uno scorporo del ramo idrico di Hera e alla necessità di studiare nuove modalità di gestione che migliorino e garantiscano il controllo pubblico delle multiutility". A queste dichiarazioni "ci appelleremo da oggi in poi affinchè le parole del sindaco non cadano nel vuoto, e affinchè prenda avvio in tempi brevissimi una vera discussione pubblica, aperta e partecipata dai cittadini, su una possibilità di gestione del servizio idrico integrato del nostro territorio diversa dall'attuale".

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