rotate-mobile
Politica

Inclusione dei sinti e dei rom residenti in città, piccoli segnali positivi dal progetto comunale

Rinnovo del servizio che nel 2022 ha rafforzato anche la frequenza scolastica dei minori, con una psesa di 260mila euro. L’assessora Pinelli ha risposto all’interrogazione di Reggiani e Di Padova (Pd)

Continuità nelle azioni di inclusione, coesione sociale e responsabilizzazione nei confronti delle comunità sinti e rom, anche per proseguire e consolidare le iniziative di contrasto alla dispersione scolastica dei minori. È la scelta dell’Amministrazione comunale confermata anche dalla riproposizione, nel biennio 2023-2025, del “Servizio finalizzato a interventi socio-educativi e di accompagnamento all'inclusione sociale, con particolare riguardo all'asse abitare, rivolti a nuclei familiari con minori sinti e rom”. Affidato a Open Group in via sperimentale nel 2022, il servizio è stato aggiudicato nuovamente dalla cooperativa sociale onlus con sede a Bologna, ed è finanziato quasi interamente dalla Fondazione di Modena.

Lo ha spiegato l’assessora alle Politiche sociali Roberta Pinelli rispondendo nella seduta del Consiglio comunale di giovedì 7 settembre all’interrogazione presentata dai consiglieri Vittorio Reggiani e Federica Di Padova del Partito democratico. L’istanza sul nuovo affidamento del servizio chiedeva, “valutato il suo impatto positivo”, di conoscere l’esito della procedura di aggiudicazione, le condizioni e i contenuti della proposta selezionata, eventuali dati di dispersione scolastica dei minori, e le risorse dedicate al monitoraggio del progetto e le sue prospettive future.

“Soprattutto i buoni risultati ottenuti rispetto alla frequenza scolastica e alla fruizione dei servizi sanitari, ci spingono a proseguire i percorsi di inclusione e avvicinamento ai servizi avviati negli anni – ha chiarito l’assessora – dando continuità, anche attraverso questo servizio, alle attività di dialogo con le comunità e di riordino delle microaree in cui risiedono”.

L’assessora ha quindi spiegato che, tramite gara, l’appalto del servizio è stato affidato per due anni alla ditta Open Group, con un importo netto pari a 260 mila euro, considerando il parametro dell’offerta più vantaggiosa, in base a soli criteri qualitativi. La proposta selezionata, infatti, risulta in linea con gli obiettivi strategici richiesti, presentando un raggio integrato e sistemico di azioni che puntano, in particolare, all'inclusione abitativa e al miglioramento delle condizioni di vita di questi cittadini.

Scambio di informazioni da parte degli operatori coinvolti, conoscenza delle comunità, e poi gestione delle problematiche inerenti alle microaree in cui risiedono, sono alcune delle attività del progetto, che prevede pure assistenza alle famiglie nella costruzione condivisa di regolamenti, concessioni, patti e accordi finalizzati al buon uso e al rispetto delle aree di residenza. Ampio spazio viene dato anche all’avvio di percorsi di formazione e d'inclusione scolastica e sociale, in raccordo con i Servizi sociali e sanitari del Comune.

Sui dati relativi alla dispersione scolastica, l’assessora ha ricordato che nell’anno scolastico 2022-2023 su 53 minori sottoposti all’obbligo scolastico, 44 studenti hanno frequentato regolarmente; gli altri nove sporadicamente, di cui quattro segnalati dalla scuola per evasione dell'obbligo.

Per incentivare e sostenere la presenza a scuola lo scorso anno, Open Group ha svolto diverse azioni in accordo con le famiglie, grazie anche all’esperienza maturata dalla cooperativa all’interno di specifici progetti europei. Lavoro di rete con soggetti istituzionali, per intercettare presunte situazioni di fragilità, accompagnamento a scuola dei minori tramite trasporto pubblico, supporto allo studio in orario extrascolastico e aiuto alle famiglie negli adempimenti burocratici, sono alcune attività condotte allo scopo di rafforzare la piena partecipazione dello studente e delle famiglie alla vita scolastica.

Rispondendo, infine, sul monitoraggio del servizio e sulle sue prospettive future, Pinelli ha spiegato che è il personale del settore Servizi sociali, sanitari e per l’integrazione del Comune a occuparsi del mantenimento e del monitoraggio degli interventi, al fine di dare continuità e potenziare le azioni sull’asse della formazione, dell’istruzione e soprattutto dell’abitare, dove permangono in alcune microaree situazioni gestionali critiche. L'assessora, a questo proposito, ha ricordato che si sta lavorando alla stesura di un regolamento, basato su un’assunzione di responsabilità degli stessi residenti per garantirne una corretta manutenzione e gestione.

Dopo aver chiesto la trasformazione in interpellanza, Elisa Rossini (Fratelli d’Italia) è intervenuta sul tema della dispersione scolastica: “Sono due anni che chiedo a Ufficio scolastico provinciale e Giunta i dati degli abbandoni scolastici a Modena, e mi è stato risposto che i dati non ci sono: invece oggi l’assessora ha dato esattamente i dati di ciò che io vorrei sapere anche sul resto della popolazione”. Rossini, quindi, ha affermato di voler presentare una nuova interrogazione "per capire come mai non è possibile avere un dato complessivo: è importante,infatti, che la questione emerga nella sua interezza".

Vittorio Reggiani (Pd) ha espresso soddisfazione per il rinnovamento di un “progetto complesso che ci permetterà di vedere anche in maniera diversa queste comunità e le parti di città in cui risiedono”. Il consigliere, infatti, ha specificato che il miglioramento qualitativo del servizio potenzierà la strada per una convivenza civile, “rendendo questi cittadini sempre più partecipi della vita cittadina”. Infine, Reggiani ha sottolineato l'importanza del lavoro della cooperativa sui minori: “La scuola è uno dei maggiori presidi di inclusione e di conoscenza reciproca che aiuta ad abbattere le differenze e le diffidenze”.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Inclusione dei sinti e dei rom residenti in città, piccoli segnali positivi dal progetto comunale

ModenaToday è in caricamento