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Bretella, i tempi restano incerti. Ancora un anno per approntare il bando per la concessione

Oggi il vertice a Roma con il ministro Salvini. Bonaccini-Corsini: “Incontro positivo. Definiti percorso e modalità per sbloccare due opere fondamentali per lo sviluppo e la crescita dell’Emilia-Romagna e del Paese”

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Si è tenuto ieri mattina a Roma un incontro convocato dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, presenti il sottosegretario del ministero dell’Economia e della Finanza, Federico Freni, l’assessore a Infrastrutture e Trasporti della Regione Emilia-Romagna, Andrea Corsini, il presidente Stefano Bonaccini, collegato in teleconferenza, i presidenti della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, e di quella di Bolzano, Arno Kompatscher, i vertici dell’A22 Autostrada del Brennero e i tecnici dei due ministeri.

Sul tavolo il rinnovo della concessione dell’A22 e il conseguente sblocco delle opere che interessano l’Emilia-Romagna, in particolare la Bretella Campogalliano-Sassuolo.

“Un incontro positivo - hanno commentato Corsini e Bonaccini - oggi sono stati definiti e condivisi un percorso e le modalità per sbloccare due infrastrutture fondamentali per lo sviluppo e la crescita dell’Emilia-Romagna e del Paese. Ringraziamo il ministro Salvini per la volontà e la determinazione dichiarate al fine di arrivare in tempi rapidi a una soluzione e allo sblocco degli ultimi ostacoli per il rinnovo della concessione autostradale. Come sempre garantiamo la nostra completa disponibilità a lavorare insieme con l’obiettivo di rendere la nostra regione sempre più competitiva e attrattiva”.

Tuttavia le tempistiche prospettate smorzano l'entusiasmo dei vertici regionali, soprattutto alla luce delle esperienze degli anni passati. Spetterà infatti ai tecnici dei ministeri Mit e Mef con Autobrennero elaborare il percorso per lo sblocco della concessione attraverso un bando da chiudere entro il 2024. Ancora un anno, quindi, per giungere alla conclusione di un percorso molto delicato e travagliato, fermo restando che l'Europa non abbia nulla da obiettare sulle scelte che l'Itali svilupperà in termini di libera concorrenza

Parallelamente si aprirà un tavolo specifico per la Cispadana, cui parteciperanno Mit, Regione e Arc, per individuare il quadro normativo e procedere in tempi rapidi all’iter realizzativo. In questo caso non sono state fornite date, facendo intuire che il ritardo maturato ormai in decenni sul fronte di questa infrastruttura non pare essere destinato  ariassorbirsi in tempi rapidi.

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