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Concerto per Pavarotti a Verona, la Lega attacca: "Dilettantismo e incapacità"

Affondo del Carroccio nei confronti dell'Amministrazione Muzzarelli dopo la "migrazione" dell'evento in memoria di Big Luciano verso l'Arena di Verona. "Per ricordare in eterno il grande talento di Pavarotti sarebbe opportuno organizzare una festa dell'Opera"

Continua a far discutere la scelta della Fondazione Luciano Pavarotti, guidata da Nicoletta Mantovani, di realizzare il grande concerto per il decennale della morte del tenore non più a Modena, bensì sotto i riflettori dell'Arena di Verona. Una scelta che ha spiazzato la Giunta, che ieri ha ammesso con una nota stampa che non sarebbe statata in grado di competere economicamente con la città scaligera per la realizzazione dell'evento.

Dichiarazioni che anno prestato il fianco a molte perplessità e alle critiche della Lega Nord: "A questo punto, viene da domandarsi quali siano state le richieste di Nicoletta Mantovani, anche la Fondazione Pavarotti evidentemente aveva limiti economici e forse organizzativi", suggerisce l'esponente del Carroccio modenese Stefano Soranna.

"In ogni caso, l'ennesima dimostrazione di dilettantismo e incapacità di progettazione culturale dell'amministrazione comunale, dai giardini dell'Expo al Mata, una Modena che non riesce a comunicare con il resto del mondo, nonostante le grandi potenzialità – prosegue Soranna - Per ricordare in eterno il grande talento di Pavarotti, sarebbe opportuno organizzare una festa dell'Opera come a Brescia, e dedicarla al Maestro, un modo anche per riavvicinare la lirica ai più giovani, approfittando di due grandi modenesi Mirella Freni e Raina Kabaivanska, della squadra del Teatro comunale e della presenza di un prestigioso conservatorio come il Vecchi-Tonelli".

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