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Renzi a Modena: "Bello tornare qui". Dal palco affondi agli avversari e applauso a Lorenzin

Il segretario dem a tutto campo nell'intervento di oggi pomeriggio al Baluardo della Cittadella. Plauso all'Amministrazione per Modena Park e affondo agli ex di LeU: "Chi vota D'Alema sceglie Salvini"

"Noi abbiamo dei risultati in questi anni di cui andare fieri e orgogliosi, ma non basteranno per vincere: ci vogliono orgoglio, grinta, entusiasmo. Bisogna fare una campagna elettorale casa per casa" e ad esempio "bene che Beatrice sia impegnata in questo territorio insieme a noi: tutti insieme ci battiamo contro gli estremisti anche venendo da storie diverse, e questo è un valore". Lo dice il segretario Pd Matteo Renzi, parlando questa sera a Modena al Baluardo della cittadella nell'ambito del nuovo tour emiliano dell'ex premier in vista del 4 marzo. 

"Fuori erano arrabbiati", sorride il segretario dem arrivando in sala, con riferimento alla gente all'esterno che è entrata solo dopo il suo arrivo. Renzi giunge accompagnato in primis dal governatore Stefano Bonaccini, mentre in sala ci sono tutti i candidati locali e i dirigenti o amministratori territoriali, a partire dal sindaco Gian Carlo Muzzarelli. "Che bella occasione tornare a Modena, la quale ha dato, sta dando e darà tanto all'Italia", dice Renzi ricordando di essere riuscito, quando era premier, a trascinare l'allora presidente della Repubblica francese Holland "agli stand della festa dell'unità di Modena", oltre che nel ristorante di Massimo Bottura, nel settembre 2015 per il bilaterale di allora.

Non sono mancate le stoccate agli avversari: "Immaginate se noi uscissimo dall'euro... per il distretto della ceramica sarebbe un disastro. Pensate a cosa accadrebbe a questa regione se uscissimo dall'euro e non a Matteo Salvini, che tanto il 27 del mese va a prendere lo stipendio e il Parlamento europeo gli piace. Ma per i cittadini, per gli operai, per le persone che non arrivano alla fine del mese. Purtroppo, la trazione leghista è evidente nel centrodestra". Renzi, citando dunque le sorti del distretto di Sassuolo in caso di vittoria del centrodestra il 4 marzo, ne approfitta per martellare di nuovo su Liberi e Uguali, sempre a proposito del rischio leghista: "Un voto dato alla sinistra radicale non aiuta i poveri o la rivoluzione proletaria- continua sarcastico l'ex premier- ma porta Salvini più vicino a palazzo Chigi. È bene che lo sappiamo quelli che votano il partito di D'Alema: chi vota D'Alema, sceglie Salvini", attacca Renzi. 

Matteo Renzi punta poi sull'orgoglio emiliano post-sisma, attaccando a più riprese il reddito di cittadinanza targato Movimento 5 stelle: "I nostri nonni ci hanno insegnato che l'Italia si tira su spaccandosi la schiena, non chiedendo il sussidio allo Stato. L'Emilia-Romagna ci insegna che è lavorando che si va avanti. Modena e la sua provincia, quando hanno avuto quel terribile terremoto che ha colpito senza piegarla la straordinaria tenacia di questa terra, è ripartita con un ritmo che nessun altro ha mai avuto. Quando qui mi dite 'Matteo tieni botta, beh voi l'avete vissuto praticandolo. Quindi: non l'Italia dei sussidi e dell'assistenzialismo, ma l'Italia che ci crede e ci prova".

L'affondo sui grillini prosegue tirando in ballo anche il mazi evento dello scorso anno; Modena Park. "Nelle stesse ore in cui in un'importante città governata dal Movimento 5 stelle due maxischermi quasi provocavano una strage, un sindaco qui organizzava il più grande evento musicale della storia... Non ci si tira indietro di fronte alle proprie responsabilità". Renzi parla dell'affidabilità di governo e omaggia dunque il sindaco Gian Carlo Muzzarelli, tra i primi ad arrivare in sala nel pomeriggio, per la gestione dello show dei record di Vasco Rossi l'1 luglio 2017 al parco Ferrari, confrontandola a quanto avvenuto in piazza San Carlo a Torino, in occasione della finale di Champions League. 

(DIRE)

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