Parco Ferrari, Modena Attiva: "Intervenire su collegamento con il centro"
Paolo Silingardi e Luca De Pietri lanciano altre proposte in vista dell'incontro che si terrà stasera alla sala Giacomo Ulivi di via Ciro Menotti: "Riqualificare il tratto di via Emilia fra il parco e Largo Sant'Agostino"
"E'incredilbile come Jellicoe seppe anticipare i tempi: il suo disegno è inserito in un quadro complessivo che coinvolge largo Sant'Agostino, via Emilia (con la piantumazione di alberi) e il Parco Ferrari in una progettualità unica". Così Paolo Silingardi, portavoce di Modena Attiva, l'associazione che negli ultimi mesi ha portato avanti istanze alternative a quelle della giunta in materia di piscina al Parco Ferrari.
In vista dell'incontro in programma stasera alla sala Giacomo Ulivi di via Ciro Menotti, gli "attivisti" hanno messo altra carne al fuoco per quanto riguarda le idee e le proposte per il polmone verde per eccellenza in città: "Bisogna riqualificare e risistemare quei 700 metri che separano il parco dal centro storico - spiega Silingardi - Il percorso attuale percorso non pè strutturato e pensato in mnaniera corretta. Ricordiamo che mille metri separano il Duomo dal parco Ferrari, così come mille metri dividono sempre il Duomo dalla Casa Natale Enzo Ferrari".
"Oltre ai labirinti - aggiunge Silingardi - come primo elemento, abbiamo voluto proporre altre soluzioni cercando di mantenere sempre un legame forte con il disegno di Kellicoe. Abbiamo ritenuto opportuno il rendering fotografico per spiegare meglio l'idea che c'è dietro dato che i disegni sono di difficile lettura. Con capacità visionarie importanti, Jellicoe aveva ipotizzato un edificio aperto, molto luminoso, secondo i dettami più moderni della bio-architettura".