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Divorzio in casa Pd, ex Ds non vogliono cedere i 40 immobili

Avranno lo stesso simbolo nel PD, ma non la medesima volontà di unire i patrimoni di ex Ds ed ex Dc. La Fondazione 2007 dei Ds non vuole dare un euro dei 40 immobili posseduti nel tesoro del partito e gli ex Dc dicono di non avere proprietà

Unire forze politiche in un unico partito non significa solo cambiare nome e simbolo, ma discutere delle varie eredità dei precedenti patrimoni. E' il caso del Partito Democratico, che a Modena non ha ancora deciso di essere un unica forza politica, ma si vede il distacco tra gli ex DS e la balena bianca che un tempo fu inglobata ne La Margherita. Basti pensare che la Fondazione 2007 che gestiva le proprietà dei DS ha sede in Via Divisione Acqui, lo stesso luogo che fu ad Aprile il quartier generale di Gian Carlo Muzzarelli per la sua campagna elettorale. Facendo i conti in casa propria, il Partito Democratico scopre che la distanza patrimoniale tra ex DS ed ex democristiani è enorme: da una parte c'è la Fondazione Sias (Servizi, iniziative e attività sociali), rappresentante degli ex DC, che dichiara: "A Modena e provincia non ci sono matti legati alla "Balena Bianca" da conferire, eventualmente, al PD"; dall'altra parte la fondazione Modena 2007, con un grande patrimonio, che fa sapere: "Non un euro del tesoretto Pci-Pds-Ds verrà conferito". 

Parlando di numeri, quanto vale il tesoretto degli ex DS? A spiegarlo è il segretario della Fondazione Sias, Gian Carlo Succi, che ha dichiarato all'Agenzia Dire: "Nessun immobile legato al corso Dc-Popolari-Margherita e' presente in provincia. Palazzo Europa, ad esempio, non c'entra nulla col partito. Gli ex Ds hanno ancora 42-43 immobili che non vogliono conferire al Pd? Si', ho letto... Ma non ci sono proprieta' 'bianche' analoghe qui". Una volta, pero', qualcosa c'era. È il caso di un immobile in piazza Sant'Agostino, che la Dc al tempo fece controllare alle sue societa' 'di servizio' romane, poi fallite. "C'erano anche la sede provinciale - continua Succi - Dc di Mirandola, la sede Dc di Castelfranco. Tutta roba alienata. L'unica proprieta' locale forse rimasta e' quella di Concordia sulla Secchia. Ma per costruire l'immobile si creo' una cooperativa ad hoc, dentro non c'era solo il partito ma anche la Cisl e altre associazioni".

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