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Smart City, ecco il piano per la banda ultralarga in città

Diciotto azioni in programma, approvate dalla Giunta. Si parte dall'installazione di trenta punti di accesso alla banda ultralarga di ultima generazione libera e gratuita, entro l'anno.

Via libera dalla Giunta comunale al piano “Modena smart city”, dedicato allo sviluppo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione. Prende così corpo il progetto di innovazione sul quale l'Amministrazione Muzzarelli ha deciso di puntare, nominando per altro un assessore – Ludovica Carla Ferrari – specificatamente incaricata della costruzione della “città intelligente”.

Diciotto le azioni previste, con diversi tempi per la realizzazione: dall’implementazione della banda extra larga al monitoraggio ambientale, dal Data center territoriale ai totem digitali. Il piano, che verrà portato all’attenzione del Consiglio comunale il prossimo 4 settembre con un’informazione del sindaco, e presentato a tutta la città con un confronto aperto per raccogliere contributi, prevede una forte accelerazione della città di Modena verso la tecnologia, con uno sviluppo rapido della banda ultralarga e dell’utilizzo di tante opportunità della nuova conoscenza, per essere più connessi e più informati.

Uno dei primi interventi ad essere attuati riguarda il miglioramento della connettività. Rispetto agli attuali 25 hotspot da cui oggi si può accedere alla banda larga, verranno aggiunti entro fine anno 30 nuovi punti di accesso alla banda ultralarga, decisamente più veloce ed adatta alle nuove esigenze degli utenti. Sarà possibile accedere alla banda ultralarga in modo libero, gratuito, senza vincoli di utilizzo né autenticazione, per assicurare la massima semplicità e favorire le esigenze anche di chi viene a Modena per turismo e ha bisogno di una connessione internet.

Dopo i primi 30 hotspot, disponibili entro l’anno, il piano verrà completato con complessivi 180 hotspot diffusi nell’intero territorio comunale: uno ogni 1000 abitanti. Saranno connessi con banda ultralarga i principali luoghi pubblici di aggregazione (a partire dal Museo Enzo Ferrari, già nel mese di ottobre).

Inizierà dopo l’estate la mappatura delle esigenze di connettività con banda ultra-larga nelle aree industriali e artigianali: gli imprenditori saranno interpellati in merito alle loro esigenze e al loro interesse a investire su connessioni ultraveloci, per aumentarne l'attrattività e la produttività di chi fa impresa a Modena.

Tra i progetti anche un Data Center territoriale da configurare come centro servizi infrastrutturale utilizzabile dal Comune di Modena, dalla Provincia di Modena, da altri Enti locali, dall’Università di Modena e Reggio Emilia, dalle strutture sanitarie e da associazioni e imprese private.

“Il piano - spiega l’assessora alla Smart City Ludovica Carla Ferrari - coinvolge l’intera amministrazione e tutta la cittadinanza: potenzieremo l’approccio online a tutti i settori che riguardano il rapporto diretto tra amministrazione e cittadini, dalla presentazione di domande per lo ztl ai tributi, dalle politiche abitative alle differenti esigenze di ogni utente, dall’attivazione entro l’anno di un sistema digitale per la raccolta di opinioni (che va ad aggiungersi alle assemblee pubbliche e ai social network) a una web app per tutte le informazioni su trasporto pubblico e ciclabili, raggiungibile direttamente da pc, tablet e smartphone degli utenti. Modena smart city significa una Modena più moderna e in cui vivere e lavorare è più semplice”.

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