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Carabinieri, un presidio di solidarietà all'Arma davanti al Comando Provinciale

L'iniziativa di alcuni cittadini oggi in via Pico, dopo la decisione di trasferire i due ufficiali superiori del carabiniere al centro delle polemiche

Una quarantina di modenesi si sono radunati questo pomeriggio alle 17 presso il parcheggio antistante la caserma dei Carabinieri di via Pico, sede del Comando Provinciale. Il breve presidio era stato organizzato da Mattia Meschieri, ex consigliere nel Quartiere 2 in quota Lega, con l'obiettivo di esprimere solidarietà e vicinanza all'Arma dopo i recenti fatti di cronaca che hanno interessato in particolare un militare ripreso durante due arresti violenti. Dopo quei fatti è stato deciso anche il trasferimento dei due ufficiali al comando della Compagnia di Modena e del Nucleo Radiomobile: un fatto che ha creato non poche polemiche. 

"Questa è un'azione puramente di cittadinanza - ha evidenziato Meschieri - La cosa che ha colpito noi è stato il fatto non tanto di guardare un episodio singolo, ma di vedere che verrà spostata tutta la catena di comando che comunque non ha responsabilità sul singolo episodio, che, purtroppo lo riconosciamo, non è stato corretto. Però bisogna anche guardare l'altra parte dell'attività, cioè una situazione in cui il territorio in difficoltà ha visto uomini che oltre il lavoro hanno messo l'anima e l'impegno personale per la sicurezza, ma soprattutto per la vicinanza che hanno dato a tutti noi. Oggi vederli andare via per noi è una grave sconfitta a prescindere perché l'Arma è un valore, l'Arma è una sicurezza e l'Arma è una garanzia per tutti noi di vivere in maniera più serena".

Meschieri e la portavoce del 'Comitato per una Modena pulita e sicura' Liliana Ferrari hanno poi consegnato in caserma una lettera, un breve scritto per esprimere il ringraziamento per l'attività svolta.

Tra i partecipanti anche consiglieri ed esponenti della Lega di Modena, tra cui il capogruppo Giovanni Bertoldi, che ha spiegato: "Ho avuto modo di vedere all'opera le forze di polizia di molti altri paesi e da nessuna altra parte ho trovato la qualità delle forze di polizia italiane. Ricordo, che la sicurezza è un fattore trainante di sviluppo, di crescita, di economia, di attrazione di capitali e di investimenti, di tranquillità, di coesione sociale, di giustizia: tutti principi che stanno alla base del nostro sistema democratico. Chi delegittima coloro che sono deputati ad assicurare la sicurezza non fa, quindi, il bene del Paese. Siamo sicuri che la stragrande maggioranza dei cittadini modenesi si aspetta dalla prossima amministrazione una risposta convincente al bisogno crescente di sicurezza; una sfida che solo il centro-destra è in grado di vincere, nell'assoluto rispetto dei diritti e della legalità."

Il sindacato Usmia Carabinieri ha voluto esprimere profonda gratitudine ai cittadini intervenuti. "Tuttavia - sottolinea il segretario Nazionale Alfonso Montalbano - dissociandoci da ogni forma di violenza fisica e/o psicologica compiuta illegittimamente dalle Forze dell'Ordine, ribadiamo che le azioni riprodotte nei video - in questi giorni diffusi con frenesia sulla rete dei social media - debbono essere rigorosamente vagliate e giudicate soltanto da chi è designato a esercitare il potere Giudiziario, anche nel rispetto degli indagati e del principio giuridico della presunzione di innocenza. Non bisogna dimenticare che l'Arma conta circa centodiecimila uomini e donne, di cui più di ottantamila impiegati in servizi operativi. Carabinieri chiamati ad affrontare quotidianamente vere e proprie guerriglie urbane, nonché situazioni di grande pericolo e forte esasperazione; condizioni che aumentano in modo esponenziale lo stress e la tensione che, di conseguenza, possono anche determinare comportamenti istintivi, non sempre in linea con i regolamenti. Riponendo la massima fiducia nei riguardi della Magistratura e in attesa che la Legge faccia il suo corso, chiediamo alle Autorità politiche di riferimento un confronto urgente sui temi della sicurezza pubblica e della tutela del personale. Montalbano conclude: "Nonostante le critiche che spesso tentano strumentalmente di screditare l'immagine delle Istituzioni, generalizzando eventi circoscritti e sporadici, l'Arma sa di poter contare sul costante sostegno dei cittadini per bene che, oggi e nelle scorse settimane, hanno dimostrato incondizionata stima e forte vicinanza verso la nostra Benemerita. Grazie".

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