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Sanità, inclusività e sicurezza: Maria Grazia Modena si candida per una "guerra dolce"

La cardiologa lancia la sua candidatura a sindaco declinando i capisaldi del suo programma, che prende le mosse ovviamente dalla sanità. Parole di elogio per Muzzarelli e un programma distante dai canoni tipici del centrodestra

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"Sono una donna laica di stampo cattolico liberale, sono libera, senza conflitti di interessi". Con questa autodefinizione Maria Grazia Modena esordisce nel primo intervento pubblico da candidata sindaco alle prossime elezioni amministrative a Modena. Domenica scorsa la cardiologa e docente aveva annunciato la propria intenzione di candidarsi, costituendo una lista civica che si chiamerà "Modena X Modena", in quella che - al momento - sembrerebbe una corsa solitaria. 

Il nome della Modena era stato associato a quello dell'ancora ignoto candidato della coalizione di centrodestra: c'erano stati interessamenti e colloqui con esponenti dei partiti locali, senza però giungere ad un accordo. Dopo le prime suggestioni emerse sulla stampa a novembre e smentite dalla diretta interessata, intorno alla professoressa è nato un certo fermento: "La gente mi fermava e mi chiedeva di fare il sindaco. Allora ho iniziato a pensarci: la stima della gente per me è stata una rivalsa. Una catarsi", commenta riferendosi anche alla vicenda giudiziaria che l'ha vista coinvolta negli scorsi anni in un processo nel quale è stata poi assolta. 

Sfumata la candidatura con il centrodestra ("mi hanno chiesto se volevo candidarmi con una lista, ma non a sindaco e ho detto di no") è quindi iniziata l'avventura civica. Nei prossimi giorni, tuttavia, lo scenario potrebbe definirsi meglio: la lista civica di centrodestra 'Noi per Modena', animata in particolare dall'ex consigliere Andrea Galli, non ha mai nascosto il proprio supporto, così come un sostegno potrebbe arrivare anche dai giovanardiani di Popolo e Libertà o dagli ambienti democristiani vicini a Giampiero Samorì, i cui esponenti erano presenti oggi alla conferenza stampa. Un elemento che potrebbe quindi portare ad una divisione significativa nel fronte alternativo al centrosinistra.

Durante l'incontro Maria Grazia Modena ha già abbozzato il proprio programma elettorale, individuando quattro priorità: sanità territoriale, equità di genere, inclusione sociale degli stranieri e sicurezza. Si parte ovviamente dall'aspetto più caro alla cardiologa e nel quale vanta una maggiore competenza, ovvero quello sanitario. In questo ambito Modena pensa ad una riorganizzazione totale del sistema, partendo dal caposaldo della realizzazione di un'azienda sanitaria unica e non più di due separate ("ci sono tanti ospedali, forse troppi. Non si può fare tutto dappertutto") e puntando molto sulla telemedicina e le nuove tecnologie.

La candidata ha parlato anche di uguaglianza di genere e di misure per il sostegno alle donne, partendo dall'istituzione di nidi aziendali, a fronte dei quali fornire sgravi fiscali alle'imprese. Sul tema della sicurezza la visione della professoressa passa dall'inclusione sociale degli stranieri: "Il problema non si risolve aumentando le forze dell'ordine e poi questo dipende dal Viminale. Muzzarelli ha fatto moltissimo per il centro storico, ma serve di più. Serve far rinascere le botteghe storiche che sempre più spesso chiudono, servono agevolazioni fiscali. E serve anche facilitare l'immigrazione con l'apertura di ristoranti etnici". Cita più volte il Mercato Albinelli come esempio virtuoso e spiega che "servirebbero tanti Albinelli nelle periferie". E per violenza giovanile che dilaga la parola chiave per la professoressa è "sport": "Bisogna aprire palestre e offrire opportunità ai ragazzi. Basta con i social, sport vuol dire socializzazione e salute".

Un passaggio significativo anche sul tema degli stranieri, che per la candidata sono un "valore aggiunto importante". "Sono per una società inclusiva - spiega - e anche per questo Muzzarelli ha fatto molto. Serve investire sulla formazione di base, partendo dalla lingua, e incanalare gli stranieri nelle professioni che sapevano già svolgere nel loro paese di origine. E creare inclusione fin dalla scuola, trasmettendo le loro culture. E' un altro mattone sul piano della sicurezza, che va conquistata con cambiamenti sociali".

Un programma che si discosta molto dai canoni che abitualmente si presume possano appartenere al centrodestra e che non mancherà di creare dibattito, in attesa di conoscere la composizione della lista, cui la Modena sta già iniziando a lavorare e che renderà nota presto. La cardiologa si mette quindi in gioco e lo fa citando in latino Si vis pace para bellum, spiegando: "Sono pronta alla guerra, ma la mia sarà una guerra dolce".

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