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Martedì, 30 Aprile 2024
Politica

Elezioni Amministrative, le date ora sono ufficiali. Al voto 32 comuni modenesi

Il Consiglio dei Ministri ha approvato il "decreto elezioni", che unisce nelle date del 8 e 9 giugno sia Europee che Amministrative

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Le date erano già quasi certe, visto il calendario, ma ora diventano ufficiali. Il Consiglio dei Ministri di oggi, 25 gennaio 2024, ha approvato il decreto legge in vista delle elezioni europee, amministrative e regionali. Dopo le indiscrezioni la conferma è arrivata dal ministro per gli Affari regionali e le autonomie, Roberto Calderoli: le elezioni europee saranno l'8 e 9 giugno, con possibilità di accorpare amministrative e regionali.

"Via libera del Consiglio dei ministri al decreto Elezioni, che non solo dispone l'abbinamento di amministrative ed europee nei giorni di sabato 8 e domenica 9 giugno per favorire la massima partecipazione al voto ma soprattutto prevede la rimozione del limite al numero dei mandati per i sindaci dei Comuni fino a 5mila abitanti e la possibilità' di un terzo mandato consecutivo per i sindaci dei Comuni entro 15 mila abitanti", ha detto il ministro Calderoli dopo il Consiglio dei Ministri

Dunque, nei comuni fino a 5mila abitanti un sindaco già eletto potrà vincere le elezioni per un numero di volte consecutive illimitato, mentre nei comuni tra 5mila e 15mila abitanti il numero dei mandati consecutivi diventa tre. 

Le elezioni comunali a Modena

Il 2024 rappresenta un anno cruciale per il territorio modenese, che vede al voto sia il capoluogo, i comuni principali e la grande maggioranza delle piccole amministrazioni. Nel complesso sono 32 i comuni nei quali i cittadini sono chiamati alle urne. Eccoli: 

  • Bastiglia (4.126)
  • Campogalliano (8.578)
  • Carpi (71.402)
  • Castelfranco Emilia (33.061)
  • Castelvetro di Modena (11.158)
  • Cavezzo (6.997)
  • Concordia sulla Secchia (8.172)
  • Fanano (2.941)
  • Fiorano Modenese (16.870)
  • Fiumalbo (1.180)
  • Formigine (34.494)
  • Frassinoro (1.754)
  • Lama Mocogno (2.667)
  • Maranello (17.270)
  • Marano sul Panaro (5.323)
  • Medolla (6.352)
  • Mirandola (24.135)
  • MODENA (184.971)
  • Montecreto (919)
  • Nonantola (16.022)
  • Pievepelago (2.142)
  • Prignano sulla Secchia (3.763)
  • Ravarino (6.214)
  • Riolunato (662)
  • San Cesario sul Panaro (6.574)
  • San Felice sul Panaro (10.679)
  • San Possidonio (3.451)
  • San Prospero (6.020)
  • Sassuolo (40.469)
  • Savignano sul Panaro (9.415)
  • Soliera (15.425)
  • Spilamberto (12.865)

Come si vota nei comuni con più di 15mila abitanti

Nei comuni principali si vota su una sola scheda, nella quale saranno già riportati i nominativi dei candidati alla carica di sindaco e, sotto ciascuno di essi, il simbolo o i simboli delle liste che lo appoggiano.

Tre sono le possibilità di voto:

  • Si può tracciare un segno solo sul simbolo di una lista, assegnando in tal modo la propria preferenza alla lista contrassegnata e al candidato sindaco da quest'ultima appoggiato.
  • Si può tracciare un segno sul simbolo di una lista, tracciando contestualmente un segno sul nome di un candidato sindaco non collegato alla lista votata: così facendo si ottiene il cosiddetto ‘voto disgiunto’.
  • Si può tracciare un segno solo sul nome del candidato sindaco, votando così solo per il candidato Sindaco e non per la lista o le liste a quest'ultimo collegate.

Ogni elettore  può altresì  esprimere,  nelle apposite righe affiancate al simbolo della lista,  uno  o  due   voti   di preferenza, scrivendo  il  cognome  di  non  più  di  due  candidati compresi nella lista da lui votata. Nel caso di  espressione  di  due preferenze, esse devono riguardare candidati di sesso  diverso  della stessa lista, pena l'annullamento della seconda preferenza.

È eletto sindaco al primo turno il candidato che ottiene la maggioranza assoluta dei voti validi (almeno il 50% più uno). Qualora nessun candidato raggiunga tale soglia si tornerà a votare il nel turno di ballottaggio per scegliere tra i due candidati che al primo turno hanno ottenuto il maggior numero di voti. Al secondo turno viene eletto sindaco il candidato che ottiene il maggior numero di voti.

Come si vota nei comuni inferiori a 15mila abitanti

Nei centri più piccoli si vota con una sola scheda per eleggere sia il sindaco che i consiglieri comunali. Sulla scheda è già stampato il nome del candidato sindaco, con accanto il contrassegno dell'unica lista che lo appoggia.

Il voto si esprime tracciando un segno sul contrassegno della lista o sul nominativo del candidato sindaco. Non è possibile votare per un candidato alla carica di sindaco diverso da quello collegato alla lista. I voti conseguiti dal candidato alla carica di sindaco sono attribuiti alla lista ad esso collegata.

Per i comuni inferiori ai 5.000 abitanti si può esprimere la preferenza per un candidato al consiglio comunale, scrivendo il cognome nella apposita riga affiancata al simbolo della lista.

Viene eletto sindaco il candidato che ottiene il maggior numero di voti. In caso (estremamente raro) di parità di voti tra due candidati si tornerà a votare per questi ultimi nel turno di ballottaggio. Anche in questo caso risulterà eletto chi dei due avrà ottenuto più voti. In caso di ulteriore parità viene dichiarato eletto il più anziano.

Una volta eletto il sindaco viene anche definito il consiglio: alla lista che appoggia il sindaco eletto andranno i 2/3 dei seggi disponibili, mentre i restanti seggi saranno distribuiti proporzionalmente tra le altre liste.

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