Referendum: Modena in controtendenza, in provincia vince il "Sì"

L'affermazione del "No" al referendum ha avuto un contraltare significativo in diverse zone del paese, tra le quali anche la provincia di Modena. Nei 47 comuni modenesi, dove l'affluenza ha raggiunto risultati record e si è attestata al 76,97%, il risultato finale della consultazione elettorale è infatti di segno opposto. Il "Sì" ha ottenuto la maggioranza dei voti, nello specifico il 53,1% dei consensi a fronte del 46,9% del "No".

Fra i 514.584 elettori modenesi ha quindi prevalso la linea suggerita dal Partito Democratico, una conferma per la forza politica che a livello amministrativo guida il territorio nella quasi totalità dei comuni.

Un dato interessante e che meriterà sicuramente un approfondimento nelle prossime ore, in particolare in relazione alla spaccatura che il Pd locale ha vissuto da parte della sua ala sinistra, la quale non sembra però aver accentrato su di sè una quantità significativa di consenso. Sbagliato sarebbe accostare in toto il risultato referendario ad un posizionamento partitico dell'elettorato, ma qualche considerazione potrà sicuramente emergere nell'esame dettagliato dei dati definitivi.

Quello che per ora è certo è che il variegato fronte del "No", che si estendeva dall'associazione dei partigiani e dall'estrema sinistra fino al Movimento 5 Stelle e alla destra, sul territorio modenese non è stato capace di ribaltare la forza penetrante del Partito Democratico. Fanno eccezione 14 piccoli comuni su 47, situati in particolar modo nella Bassa e nell'Appennino: si tratta di Finale Emilia, San Prospero, San Felice, Ravarino, Camposanto, Bomporto e Bastiglia, ma anche Fiorano, Serramazzoni, Prignano, Polinago, Pievepelago, Guiglia e Fiumalbo.