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Sciopero Globale per il Clima, a Modena riparte la protesta

Appuntamento al 19 Aprile. Torna l'evento di Fridays For Future per il clima, per la transizione ecologica, il cessate il fuoco a Gaza e la fine di tutte le guerre.

Il 19 aprile 2024, piazza Matteotti a Modena diventerà il cuore di una protesta per lo sciopero globale per il clima. Organizzato da Fridays For Future, l'evento avrà un principale un obiettivo: sensibilizzare sull'urgente necessità di azione per affrontare la crisi climatica.

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Durante il presidio, che si svolgerà dalle 17.00 alle 19.00, i partecipanti esprimeranno il loro sostegno per il clima e la transizione ecologica, oltre a richiedere il cessate il fuoco a Gaza e la fine di tutte le guerre. I cartelli colorati, gli slogan incisivi e la determinazione nell'esprimere le proprie preoccupazioni renderanno evidente l'entusiasmo e l'impegno della comunità modenese per un futuro sostenibile.

L'evento rappresenterà un momento di mobilitazione e impegno civico, evidenziando l'importanza di unire le forze a livello locale e globale per affrontare le sfide ambientali e promuovere un cambiamento positivo. Questo sciopero globale per il clima dimostrerà ancora una volta che la voce delle persone può fare la differenza nel plasmare un futuro più verde e pacifico per tutti.

"È sempre più crisi climatica -dichiarano gli organizzatori -  il 2023 è stato l’anno più caldo di sempre e l’aumento della temperatura media del pianeta rispetto ai livelli preindustriali è ormai prossima a1,5 gradi, che alla conferenza per il clima di Parigi del 2015 era stato indicato come il limite da non superare. Il riscaldamento globale comporta siccità e alluvioni: in Italia nel 2023 gli eventi metereologici estremi sono stati 378, (+22% rispetto al 2022) con danni miliardari e 31 morti; mentre nel mondo sono milioni i migranti climatici, le persone costrette ad abbandonare le proprie terre per la siccità, le inondazioni e l’aumento delle temperature. Per impedire una evoluzione incontrollata del clima è necessario abbandonare al più presto le fonti fossili per ridurre le emissioni di gas climalteranti."

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"Le scelte concrete del Governo nazionale - proseguono - e di quello regionale al di là delle dichiarazioni di principio vanno purtroppo in tutt’altra direzione: per l’energia si continua a puntare sugli idrocarburi con rigassificatori, gasdotti e il Piano Mattei Eni per l’Africa, per la mobilità si continua a privilegiare il trasporto su gomma con la costruzione di nuove autostrade come la Bretella Campogalliano-Sassuolo e la Cispadana, che oltre ad indurre nuovo traffico automobilistico, con le emissioni dei mezzi circolanti, copriranno alcuni milioni di mq di suolo agricolo con la liberazione in atmosfera, per ogni metro quadro consumato, di oltre 6 kg di anidride carbonica. Con il nuovo Codice della strada e altre misure il governo cerca di ostacolare le iniziative dei Comuni a favore della mobilità dolce e della sicurezza, per perpetuare l’attuale insostenibile e inquinante sistema basato sull’automobile. Sono progetti nemici del clima da contrastare e abbandonare per puntare sulle energie rinnovabili, il trasporto su ferro per merci e persone, la mobilità ciclabile e pedonale, il trasporto pubblico e per una maggiore sicurezza stradale con la riduzione a 30 km/h della velocità in città. Vogliamo la riduzione delle emissioni climalteranti - conlcudono - ma anche il cessate immediato e permanente a Gaza. Non possiamo e non vogliamo ignorare l’orribile carneficina che sta avvenendo. Chiediamo anche la fine di tutte le guerre in corso, che rappresentano la minaccia maggiore per la vita delle persone, del pianeta e dell'ambiente."

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