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Sassate contro la sede della Lega, Ghelfi e Bellei: "Responsabilità oggettiva del Comune"

I due segretari chiedono l'installazione di più telecamere a tutela dell'area: "Ci riserviamo di addebitare i costi dell’ennesima riparazione della vetrata al Comune di Modena"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ModenaToday

Ora basta! Che la vetrata della sede della Lega Nord venga infranta per tre volte in poco più di un anno è francamente troppo per pensare che dietro non ci sia la stessa mano e un disegno intimidatorio. Se qualcuno spera che la Lega Nord dia la colpa agli extracomunitari, se lo può scordare. Questa azione ha chiaramente una matrice politica e nasce da un clima culturale di delegittimazione e odio creato volutamente dalla sinistra.

A questo punto riteniamo che l’amministrazione comunale, che ha compiti di controllo del proprio territorio, abbia una responsabilità oggettiva, sul modello delle società calcistiche quando avvengono incidenti sul loro campo. Notiamo che le modalità dell’attacco sono sempre le stesse. E siamo certi che come al solito i responsabili non verranno identificati. La Giunta non fa nulla per tutelare la vita democratica della città e per garantire che le forze di opposizione possano svolgere il loro compito in sicurezza. Anzi, con atteggiamenti provocatori e scorretti eccita gli animi e crea un clima di violenza latente.

Pighi e la sua giunta hanno fatto affiggere manifesti contro il governo Lega-PdL per i tagli al comune. Ma ora che i tagli sono stati non solo confermati, ma aumentati da Monti con l’appoggio della sinistra non dice più nulla. Questo è un modo di agire che delegittima e crea odio, perché marchia con colpe assolute e infondate alcuni schieramenti politici e non altri. E la conseguenza è che qualcuno finisce col sentirsi in diritto di colpire fisicamente persone e cose di questi schieramenti.

La vetrina infranta è un fatto modesto ma carico di significato che può condurre ad azioni molto più gravi. E se queste azioni si verificheranno, avranno dei responsabili chiari e ben identificabili: la sinistra e l’amministrazione modenese che pur di non perdere il potere e le poltrone non esitano a negare il diritto di esistenza a chi la pensa diversamente da loro. Chiediamo l’installazione di telecamere a tutela di un partito che, secondo le leggi della democrazia, ha tutti i diritti di esistere ed esprimere opinioni e programmi diversi da quelli della sinistra. Chiediamo anche che i responsabili vengano identificati. Non è credibile che ciò non accada: sarebbe frutto di volontà. Ci riserviamo di addebitare i costi dell’ennesima riparazione della vetrata al Comune di Modena.

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