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Curiosità modenesi | Quando arrivavano gli asini in volo da Bologna

La rivalità tra le due città è più che nota, ma forse questo episodio potrebbe giungervi nuovo...

Ai bambini si insegna molto presto che gli asini non possono volare, ma se poteste parlare con qualche vostro antenato, tornando indietro di circa settecento anni, sicuramente vi racconterebbe di aver visto un povero esemplare di tale specie sorvolare i cieli di Modena.

Vi era infatti, a prova del fatto, una fontana detta ‘degli Asini’ situata presso la volta dell’Arcivescovado, dunque più o meno di fronte al Duomo, soprannominata anche colonna o croce degli Asini. Racconta il Valdrighi (storico modenese ottocentesco) che si favoleggiasse nei volumi di antichi cronisti sull’origine del nome, attribuendolo ad un singolare episodio.

Non è specificato, ma pare che la circostanza sia quella della famosa Guerra della Secchia Rapita, avvenuta nel 1325. Nel contesto di scontri tra Modena e Bologna, si narrava che i felsinei avessero “lanciato per disprezzo con una macchina guerresca” un povero asino entro le mura della città geminiana.

Per quanto sia bello pensare che sia andata proprio così, pare però che si tratti solo di una leggenda e che la fontana si chiamasse in realtà in quel modo “perché ivi si abbeveravano gli asini che scendevano dal monte cui conduceva la porta Basohara (Porta Baggiovara ndr)”

Esisteva anche un’altra Fontana degli Asini in città, precisamente nella circoscrizione antica di porta S. Pietro e lo stesso nome prendeva anche la cinquantina detta, appunto, dell’Asino, prendendo il nome dal Pozzo dell’Asino esistente presso le monache di San Geminiano sotto la parrocchia della Trinità. Si tratta di una Modena che non esiste più.

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