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Figlia d’arte, modenese, talentuosa: per Irene Mescoli la strada è sempre più spianata

La giocatrice 17enne è figlia e nipote di pallavolisti: è appena stata convocata dalla Nazionale Under 20 per il Torneo Wevza

Le donne di Modena hanno le ossa grandi. Francesco Baccini lo ripeteva in continuazione più di trent’anni fa in uno dei suoi brani più celebri: non è dato sapere se le ossa di Irene Mescoli abbiano queste dimensioni “esagerate”, fatto sta che hanno permesso alla schiacciatrice modenese di bruciare le tappe pallavolistiche. Proprio negli ultimi giorni è stata convocata dalla Nazionale Under 20 che si radunerà lunedì 18 dicembre al Centro federale Pavesi di Milano per uno stage in vista del Torneo Wevza in programma dal 3 al 7 gennaio 2024 a Ragusa. Il torneo in Sicilia metterà in palio un posto per i Campionati Europei di Categoria che si giocheranno nel mese di agosto del prossimo anno in Bulgaria e Irlanda.

È l’ennesimo attestato di stima per una giovanissima (compirà 18 anni a luglio) che ha il volley nel sangue. Non potrebbe essere altrimenti visto che è nata praticamente sui taraflex. Irene è infatti figlia di Marcello Mescoli - palleggiatore che a Modena ricordano molto bene per la Coppa Cev conquistata nel 2004 - e di un’altra pallavolista del calibro di Claudia Fiorini. È inoltre nipote di Mauro Mescoli che vanta la conquista di ben 4 scudetti, senza dimenticare la zia Francesca. La carriera dell’atleta classe 2006 è iniziata con la scuola di pallavolo Anderlini, dando il via a esperienze sempre con ragazze più grandi di lei di almeno due anni.

È riuscita a conquistare il Trofeo dei Territori impreziosendolo col premio di MVP, senza dimenticare le avventure in Nazionale con le varie Under. Lo scorso anno ha assaggiato finalmente la Serie A2 con la Pallavolo Montale: l’esperienza è purtroppo culminata con la retrocessione, però le ha consentito di accumulare 20 presenze, condite da 25 punti, 2 ace e 2 monster block. Attualmente è una giocatrice della Giusto Spirito Rubiera, società reggiana che sta lottando per un posto al sole in A2 e che è allenata dallo stesso coach che Irene ha conosciuto a Montale, Andrea Ghibaudi.

Sul web si può ancora trovare un’intervista fatta dal quotidiano “L’Adige” ai suoi genitori e datata 23 novembre 2006, quando il talento in erba modenese aveva appena 4 mesi di vita. La domanda sul futuro della figlia appena nata fu inevitabile, con mamma Claudia che fu sibillina: “Non so se sceglierà proprio il volley. I geni ci sono. Certo ci dispiacerebbe se rinunciasse a dedicarsi a qualche sport”. C’è poco da aggiungere, quei geni sembrano proprio esserci e starà a lei dimostrare che può raggiungere obiettivi ancora più ambiziosi.   

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