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Domenica, 28 Aprile 2024

Il Questore Silvia Burdese saluta Modena. "Dalla Polizia in questi anni uno sforzo straordinario"

In vista del trasferimento a Roma, il Questore traccia un bilancio del biennio passato sotto la Ghirlandina: "Raggiunti risultati importanti grazie all'unità di intenti"

Da domani, lunedì 13 novembre, la dottoressa Silvia Burdese lascerà l'incarico di Questore di Modena per trasferirsi a Roma. Volge quindi al termine il biennio di esperienza modenese della Burdese - prima donna a ricoprire questo ruolo sul nostro territorio - un biennio post-covid denso di attività e attraversato da momenti complessi e fenomeni significativi sotto il profilo della sicurezza. Ieri il Questore ha incontrato la stampa per trarre un bilancio di questi anni, mettendo per prima cosa in evidenza come la sua promozione a Dirigente generale di Pubblica sicurezza rappresenti un "riconoscimento per tutta la Questura e per la polizia del territorio modenese".

Burdese ha quindi voluto ringraziare tutti i suoi collaboratori e tutto il personale, al quale ha riconosciuto uno "sforzo straordinario". Toccando indirettamente l'annoso e attuale dibattito politico sull'elevazione di fascia della Questura, ha evidenziato: "Noi non ci siamo mai posti il problema delle risorse. Ci sono? Sono sufficienti? Noi abbiamo sempre guardato in faccia i bisogni e le domande di sicurezza di sicurezza del territorio e sulla base di quelle abbiamo lavorato oltre misura e oltre ogni legittima aspettativa".

Coerentemente con quanto aveva annunciato al momento del suo insediamento, il Questore ha ribadito un aspetto fondamentale del suo operato modenese, supportato dai numeri. Al suo arrivo, infatti, Burdese aveva posto l'attenzione su una strategia incentrata sulla lotta all'immigrazione clandestina e sulle misure di prevenzione che il nostro ordinamento mette a disposizione a tutela della sicurezza pubblica. Lo dicono con chiarezza i numeri: nei primi 10 mesi del 2023 sono stati emessi ben 400 provvedimenti di espulsione (di cui 86 con accompagnamento al Cpr), che superano i 320 del 2022 quando era stato addirittura triplicato il dato del 2021. Sul fronte delle misure di prevenzione sono state 504 quelle emesse nel 2023, a fronte delle 300 dell'anno precedente.

Il Questore ha evidenziato come questi anni siano stati molto delicati sotto il profilo dell'ordine pubblico - ricordiamo gli episodi del rave parti e del corteo "Smash repression", ma non solo - rivendicando come "la forza pubblica sia stata schierata ma mai utilizzata".

Una corpsosa riflessione è poi stata dedicata al fenomeno della violenza giovanile, che sta riempiendo le cronache quotidiane ma che rappresenta un fenomeno più profondo e preoccupante del singolo fatto di cronaca. Sarà questa sicuramente la prima "eredità" che dovrà affrontare il nuovo Questore, Donatella Dosi, che si insedierà il 20 novembre. Dal canto suo Burdese ha evidenziato come siano in corso indagini mirate, non solo sui fatti contingenti, ma anche di più ampio respiro: "Tutti gli episodi sono stati tracciati e abbiamo le idee molto chiare su dove stiamo andando. Questi ragazzi vanno fermati". Allo stesso tempo ha sottolineato la presenza di situazioni di "povertà educativa e povertà valoriale", frutto spesso di contesti famigliari difficili. Fondamentale per il Questore è dunque la rete di supporto da costruire intorno alle famiglie o ai minori soli.

Silvia Burdese ha concluso con un ringraziamento a tutta la cittadinanza, colpita dalla "bella cultura della legalità" e dalla rete di supporto sociale che ha conosciuto sotto la Ghirlandina, con l'obiettivo di provare ad "esportare" il modello appreso a Modena anche in altre realtà dove sarà chiamata ad operare.

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