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Dopo dieci anni di chiusura, riapre il Teatro Carani di Sassuolo

Con la cerimonia inaugurale di questa mattina, la sala teatrale sassolese inizia la sua nuova vita con la missione di tornare ad essere punto di riferimento culturale e artistico per tutte e tutti

Dieci anni di chiusura per alcuni cedimenti, poi l’acquisto e la riqualificazione grazie a una cordata di mecenati locali - cittadini e imprenditori - costituiti in una fondazione e infine la decisione di donare al Comune di Sassuolo (Mo) l’edificio ristrutturato, un bene culturale di importante valore architettonico, mantenendone la gestione per i prossimi nove anni.

"Confesso di non aver dormito questa notte per l'emozione. — commenta il Sindaco di Sassuolo Gian Francesco Menani — È un momento straordinario per la città, tutto merito di quelle famiglie e imprese che hanno investito tempo, energie e risorse per regalare nuovamente alla città il suo teatro "

Riapre il Teatro Carani, la cerimonia di inaugurazione e il concerto di Nek

La storia del Teatro Carani, inaugurato nel 1930 e chiuso dal 2014, ricomincia oggi con il taglio del nastro che ha riunito stamani il sindaco di Sassuolo, Gian Francesco Menani, il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, l’assessore regionale alla Cultura, Mauro Felicori, il presidente della Fondazione Teatro Carani, Claudio Borelli, e il presidente della Provincia di Modena, Fabio Braglia.

Un ricco cartellone di musica e prosa, sostenuto anche dalla Regione Emilia-Romagna in questa prima fase di avvio con 500mila euro di contributi e dal Comune con 200mila euro l’anno di risorse per la gestione del Teatro, che inizierà stasera con il concerto di Nek, celebre cantautore di Sassuolo.

Foto_TeatroCarani_taglioNastro

“La bella storia del Carani dimostra quanto il teatro sia importante per il territorio e le persone che lo abitano- affermano Bonaccini e Felicori-. La cultura, l’arte e la musica sono un patrimonio collettivo e un collante imprescindibile per lo sviluppo e la crescita delle comunità che intendiamo sempre più sostenere. Per questo abbiamo approvato un progetto di legge con l’obiettivo di concorrere alla riapertura dei teatri storici e delle sale cinematografiche dell’Emilia-Romagna chiuse o inattive. E qui, oggi, grazie all’impegno dei cittadini e degli imprenditori di Sassuolo e con il contributo delle istituzioni, si apre una nuova stagione per il Carani e per coloro che potranno partecipare a un’offerta di spettacolo più ampia e qualificata”.

"È solamente l'inizio — aggiunge Claudia Borelli, presidente della Fondazione Teatro Carani — perché da oggi, con la stagione teatrale, inizia la nuova vita di un teatro che vuole essere soprattutto un punto di riferimento per le associazioni della città e per le famiglie"

Il contributo straordinario della Regione alla Fondazione Teatro Carani Ets sarà ripartito in 130 mila euro nel 2024 e 185 mila nel 2025 e 2026, e viene erogato nell’ambito del progetto di legge della Giunta per il sostegno alla riapertura delle sale cinematografiche e dei teatri storici, che prevede modifiche alla legge regionale n. 13 del 1999 (Norme in materia di spettacolo) e alla legge regionale n. 20 del 2014 (Norme in materia di cinema e audiovisivo). Con l’obiettivo, appunto, di sostenere la riapertura dei teatri storici inattivi, 33 sui 117 dell’Emilia-Romagna, e delle sale cinematografiche, in particolare le monosale, collocate in aree meno densamente abitate, che spesso vengono chiuse in ragione di dinamiche di mercato.

La riapertura del Cinema Teatro Carani rappresenta un significativo incremento dell’offerta di spettacolo in un territorio densamente popolato, quello dell’Unione del Distretto ceramico e dei Comuni limitrofi a Sassuolo, che conta più di 150 mila abitanti.

La storia del Carani

Il Cinema Teatro Carani fu costruito nel 1930 su committenza dei cugini Mario ed Eugenio Carani, che affidarono il progetto all’Ingegnere edile Zeno Carani; costruito in soli 10 mesi, il progetto edilizio prevedeva ampio uso di cemento armato, novità rilevante per l’epoca, sia nella costruzione delle gallerie a sbalzo che nelle capriate reticolari della copertura, ospitante, tra l’altro, una cupola apribile per il raffrescamento estivo della sala; opera grandiosa per il periodo, aprì i battenti il giorno di Natale del 1930, nel plauso generale di stampa e pubblico che salutò la presenza a Sassuolo di una elegante sala che poteva ospitare fino a 1600 posti a sedere, posizionandosi tra le più ampie della Regione (la città nel 1931 aveva 11.633 abitanti).

FotoTeatroCarani_interno

Un volantino inaugurale del Teatro rivela lo spirito del tempo: “il 25 dicembre 1930 si apre al pubblico il nuovo grandioso Teatro Carani, vanto non solo di Sassuolo, ma d’Italia. D’ora in poi anche il forestiero più esigente vedrà che da noi non abbiamo nulla da invidiare alle città, in questo campo. Il Teatro Carani non vuole essere solo mirabile nella sua costruzione. Vuole essere e sarà un tempio dell’arte, un centro di svago nobile, di vita, di progresso, al quale affluirà la parte migliore del pubblico, quella che, dopo aver dedicato la giornata all’intenso lavoro, ha ben diritto di riposare e ritemprare lo spirito… per la maggiore prosperità cittadina e della nazione”.

È seguendo questo spirito che il Teatro Carani, dopo quasi dieci anni di chiusura, riapre le sue porte.

La sua ristrutturazione 

Il progetto, curato dalla società Enerplan di Carpi, in partnership con lo studio Archea di Sassuolo e studio CGROUP di Formigine, è improntato alla conservazione della struttura e dello stile art déco tipici dell’edificio, che è stato però completamente rinnovato nel comfort e nelle dotazioni impiantistiche e di sicurezza.

Il pubblico del nuovo Teatro Carani ritroverà molti elementi originali, tutti restaurati: la biglietteria, le porte, i pavimenti, le pareti decorative e i grandi specchi e i lampadari di Murano inseriti negli anni Settanta. I pavimenti della platea e delle gallerie saranno invece rifatti in elegante parquet di legno. Vero cuore del progetto di restauro è la dotazione impiantistica. Per il comfort ambientale è stato installato un efficiente e innovativo impianto di climatizzazione a funzionamento geotermico, che consentirà un efficace ed economico riscaldamento e raffrescamento dell’intera struttura per il suo utilizzo sia in estate che in inverno. Il rinnovo completo delle attrezzature audio-video digitali ha introdotto strumentazioni di ultimissima generazione che consentiranno lo svolgimento di ogni tipo di spettacoli, oltre alle proiezioni cinematografiche. In particolare, l’acustica è stata curata nei dettagli e ottimizzata per una fruizione ottimale da ogni ordine di posti. Inoltre, in caso di necessità, l’accessibilità ai piani sarà facilitata dalla presenza di un ascensore.

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