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Cronaca

Prevedere il crimine e anticiparlo, la sfida dell'intelligenza artificiale della Polizia

Da qualche mese anche Modena sta adottando il software XLAW, che ogni mezz'ora fornisce un "bollettino" sui probabili reati, fornendo le coordinate per intercettare i malviventi

Una forza di polizia in grado di prevedere luogo e ora di un reato e anticipare il criminale esiste solo nella letteratura e nella cinematografia di fantascienza? Ovviamente sì. Tuttavia, dal qualche tempo la Polizia di Stato può sfruttare anche a Modena quanto di più simile alla fantascienza la tecnologia attuale è in grado di fornire. Si tratta del software XLAW, un sistema di intelligenza artificiale ideato e realizzato dall'Ispettore Superiore Elia Lombardo, esperto di criminologia e sociologia: un sistema che è stato adottato ormai diversi anni fa in fase sperimentale a Napoli e che attualmente è operativo anche nelle province di Salerno, Venezia, Prato, Parma e ovviamente Modena, dove è stato convintamente rilanciato dall'arrivo del Questore Maurizio Agricola, che ne aveva avuto esperienza proprio in terra partenopea.

XLAW si presenta in modo molto semplice agli utilizzatori - come una normale app per smartphone che gli stessi agenti possono consultare in ogni momento - ma è frutto di un algoritmo complesso e di un attento lavoro di raccolta di dati. Il software, in sintesi, è in grado di fornire previsioni su quali tipi di reati predatori si verificheranno e indicare l'area urbana in cui avverranno, con un anticipo di due ore sui fatti. Come riesce a farlo? Di fatto sovrapponendo e rielaborando due macro-categorie di dati. Da un lato ci sono una lunga lista di elementi socio-demografici, che vanno dalla popolazione al traffico, dalle condizioni climatiche alla condizione dei trasporti pubblici, dalla presenza di determinati tipi di attività commerciali a tutta una serie di altri elementi. Dall'altro lato c'è invece lo storico di tutti i reati commessi sul territorio in possesso della stessa Polizia di Stato, che vengono costantemente inseriti per aggiornare il sistema predittivo: parliamo di furti in casa, rapine, scippi, furti su auto, spaccio di droga, truffe e altri reati predatori. xlaw-2

L’elaborazione prodotta dal software ogni mezz’ora, con un anticipo di due ore rispetto al crimine previsto come una sorta di bollettino meteorologico, viene acquisita dalla Centrale Operativa della Questura, che avverte le pattuglie sul territorio, le quali vengono invitate a presidiare la zona indicata da XLAW, che gli stessi agenti possono controllare sullo smartphone. Ed è proprio questa la "nuova routine" che i poliziotti modenesi stanno sperimentando da qualche mese. Assieme alla georeferenziazione gli uomini della Questura hanno a disposizione anche un innovativo indice di pressione criminale (Pcrime), che valuta in temo reale il rischio cui il territorio è sottoposto, fornendo anche un riscontro della bontà e dell'efficacia del lavoro svolto dai poliziotti.

Come funziona XLAW, il video dalla Sala Operativa

I risultati sono tangibili, anche perchè nelle precedenti esperienze gli alert di XLAW hanno fornito un grado di attendibilità tra l'87 e il 97%. Una percentuale effettivamente notevole. La Comandante delle Volanti, Paola Convertino, ha accolto con estremo favore l'aiuto dell'intelligenza artificiale, che porta ad una attività più strutturata e mirata di presidio della città da parte dei suoi agenti. In due occasioni il sistema ha già fatto centro: in novembre le volanti inviate su un alert per possibili rapine hanno intercettato un noto rapinatore, poi tratto in arresto per via di una misura cautelare pendente. Anche l'8 dicembre scorso le Volanti si trovavano nella zona indicata da XLAW per furti in abitazione, riuscendo poi ad arrestare un topo d'appartamento dopo un rocambolesco inseguimento.

Una nuova frontiera della lotta alla criminalità, dunque, che affonda le proprie radici in una letteratura scientifica che già da vent'anni esamina il fenomeno dei reati predatori, sostenendo che questi siano in certa maniera prevedibili. Ladri e rapinatori, più o meno professionali che siano, basano la loro attività su precise strategie e scelgono le loro "riserve di caccia" secondo caratteristiche oggettive e soggettive, tra cui la presenza di obbiettivi validi e la sicurezza di vie di fuga e nascondigli. In questi luoghi la loro attività è ciclica e seriale, quindi soggetta a prevedibilità. XLAW ha proprio l'obiettivo di determinare, in modo tangibile sulla mappa, quali sono queste "riserve di caccia" e di far sì che le forze dell'ordine possano sottrarle ai criminali.

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