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Cronaca Formigine / Magreta

Giovani, la storia: "Cambio vita e mi trasferisco in Australia"

Andrea Paradisi, 24enne, ha lasciato il suo mal retribuito lavoro di magazziniere per "traslocare" nella terra dei canguri a caccia di fortuna. Partire e andare all'estero definitivamente: una soluzione sempre più in voga

“Dovevo andare in Giappone, ma lo tsu-nami e il razzismo dei giapponesi verso tutto ciò che non è giapponese mi hanno indotto a guardare un po' in più basso sulla cartina geografica e, conoscendo Risiko (il celebre gioco da tavolo, ndr), ho pensato di andare a prendere due carri armati in Australia”. Andrea Paradisi, 24enne magretese, perito chimico dalla battuta pronta, ha deciso di cambiare vita: il 28 ottobre, un aereo lo porterà nella terra dei canguri, in Australia. “Working holiday visa” è il suo visto da 12 mesi che gli consentirà di rispettare le severissime leggi sull'immigrazione del Paese di Crocodile Dundee.

SCELTE - Una scelta difficile quella di lasciare a Magreta famiglia e affetti, ma la situazione lavorativa tutt'altro che entusiasmante e le prospettive occupazionali praticamente nulle sono state un valido incentivo per voltare pagina: “Ho iniziato a lavorare come magazziniere in una ditta modenese il 3 dicembre 2007, il 5 dicembre 2007 mi sono pentito di questa scelta – sorride – Dato che il mio datore di lavoro aveva cominciato senza motivo a detrarmi 13 euro dalla busta paga di mese in mese, ad aprile 2011 ho iniziato a guardarmi intorno per cercare un nuovo lavoro”. Ma a Modena, provincia in cui su 23mila persone iscritte alle liste di mobilità, più di 8mila sono giovani disoccupati tra i 16 e i 34 anni, trovare opportunità è una missione quanto mai ardua: “Ai primi di giugno mi sono licenziato, il 12 giugno ho pensato di provare ad andare in Australia e ho iniziato a informarmi da amici e conoscenti che ci erano stati per motivi di lavoro”. Ed è qui che ad Andrea si accendono gli occhi immaginando le sfide e le occasioni che dovrà raccogliere dal 28 ottobre in poi, giorno della sua partenza: “Ho fatto salti alti tre metri quando il 13 settembre scorso ho ricevuto il visto dal Dipartimento di Immigrazione e Cittadinanza del Governo australiano”. L'Italia è uno dei pochi paesi al mondo a poter usufruire di un accordo bilaterale con l'Australia dove, su 12 mesi di visto, hai la possibilità di frequentare 4 mesi di corsi di studio (per ovvi motivi, le lingue vanno per la maggiore) offerti gratuitamente dal governo di Canberra.

OPPORTUNITA' - Il limite massimo di 6 mesi in un singolo posto di lavoro pongono “l'immigrato” di fronte a due scelte: raccogliere la sfida di una flessibilità molto più lucrativa rispetto a quella italiana, oppure impegnarsi affinché il proprio datore di lavoro, scaduto il visto, faccia da “sponsor” per prolungare la permanenza. “Non vado là per restare in una singola città – chiarisce Andrea – Inizierò da Adelaide perché è più giovane, dinamica ed è piena di campus universitari. Poi mi recherò nei grandi centri urbani come Melbourne, Canberra e Sidney”. In un Paese in piena ripresa economica, il lavoro non manca: per gli stranieri e per conformazione culturale dell'Australia stessa, la ristorazione è un settore ruggente dove l'alto ricambio del personale si unisce a retribuzioni più elevate. Non solo, a ciò si somma anche il costo del mattone, molto più basso rispetto a quello italico, che consente di trovare un alloggio per tutte le tasche.

MIGRANTI - Andrea è un fiume in piena nel raccontare per filo e per segno tutti i passaggi burocratici e nel riportare quanto riferito dagli “australiani” di Corlo, Formigine e Sassuolo con cui si è confrontato. Non vede l'ora di atterrare su un suolo in cui ci sia meritocrazia, quella vera, dove ci sia fiducia nella gioventù: non a caso, dalla nostra provincia, negli ultimi 4 anni, si sono recati all'estero 2.450 persone, portando a così 16.617 il computo dei modenesi nel mondo, praticamente una cittadina come Maranello. Una diaspora? Presto dirlo, ma l'assenza da parte delle istituzioni (a qualsiasi livello) di strategie occupazionali mirate per i giovani tra i 16 e i 34 anni, col passare del tempo diventerà sempre più marcata. Certo, non si può pensare di risolvere la questione giovanile modenese con soluzioni tampone come la costituzione di coop sociali per la manutenzione del verde cittadino, come proposto dal capogruppo Pdl Adolfo Morandi.

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