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Cronaca Finale Emilia

Bassa Modenese, fracking? Per la Procura non esistono riscontri

Vito Zincani fa presente che attualmente non sono note prospezioni di questo tipo nel nostro territorio: "Improbabile che ci sia stato un impatto su un bacino di 100 kmq come quello del cratere sismico"

"Una relazione tra fracking e terremoto? I tecnici non stanno trovando riscontri". Parola del Procuratore Capo Vito Zincani che, nella giornata di ieri, ha incontrato i giornalisti modenesi per raccontare gli ultimi risvolti in merito all'inchiesta avviata nei mesi scorsi in seguito alle gravi conseguenze avute dal sisma sul territorio della Bassa Modenese

Come riportato dalla Gazzetta di Modena, secondo i geologi e i tecnici incaricati, è per ora improbabile stabilire se un eventuale esplosione o di un vuoto causato da prospezioni per estrazione di gas o petrolio possa aver avuto un ruolo significativo nei crolli per il terremoto. Quanto all’ipotesi di fracking tanto cara ai complottisti, la Procura fa presente che attualmente non sono note prospezioni di questo tipo nel nostro territorio.

Il Procuratore Capo, inoltre, ha riferito di avere ricevuto un comitato interprovinciale di modenesi e ferraresi: "Li ho rassicurati - ha spiegato Zincani - le indagini sul fracking si faranno nei limiti delle nostre possibilità. Finora non abbiamo però trovato grandi riscontri. Il quesito riguarda la possibilità che interventi geologici come l’estrazione di gas o petroli in un bacino qui vicino possa aver influito sulla sulle due grandi scosse. Secondo un primo parere degli esperti è piuttosto improbabile che abbiano avuto un impatto su un bacino come il cratere sismico di 100 kmq. Restano da chiarire eventuali interferenze in singoli punti dove sono avvenuti i crolli".

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