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Cronaca

A un ricercatore modenese il premio ‘Borgia’ per le scienze storiche

Va a Matteo Al Kalak il prestigioso riconoscimento dell'Accademia dei Lincei. A premiarlo il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano

Il ricercatore di Modena Matteo Al Kalak, tra i curatori della mostra ItalianiModenesi sul 150° anniversario dell'Unità d'Italia, ha vinto l’ambito premio ‘Giuseppe Borgia per le scienze storiche’ che l’Accademia dei Lincei conferisce ogni anno ad un personaggio che si sia distinto in modo particolare nello studio della Storia. Al Kalak,  classe 1979, si occupa da tempo di Storia della Chiesa e Storia moderna dopo aver conseguito la laurea in Paleografia all'Università di Bologna e un perfezionamento presso la Normale di Pisa, dove attualmente svolge la sua attività di ricerca.

L’EMOZIONE - «Ricevere un riconoscimento così importante a livello nazionale – confida a Modena Today Matteo Al Kalak – è un’emozione indescrivibile. Con alcuni colleghi che si dedicano ad altre discipline il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ci ha accolto per un colloquio privato, ed è stato davvero molto incoraggiante sentir dire da lui che dobbiamo continuare nel nostro lavoro, anche se adesso i fondi destinati alla ricerca sono sempre meno». Quindi la consegna del premio intitolato a Giuseppe Borgia. «La giornata è andata molto bene, prosegue quindi il ricercatore modenese, c’era un clima disteso. Forse la cosa più bella è stata vedere tante facce giovani vicino a professori di lunga e affermata carriera». 

GLI STUDI – Finora il ricercatore modenese ha condotto interessanti studi sull'eresia a Modena nel Cinquecento e sulle confraternite legate alla città. Insieme a Marco Cattini ha anche curato la mostra modenese dedicata al 150° dell'Unità. Ma il premio arriva, nello specifico, per gli importanti studi di Al Kalak sulla storia dell’eresia perché «non tutti lo sanno, ma Modena in quel periodo fu uno dei centri più importanti in Italia per l’espansione delle idee del protestantesimo luterano e al papa questo fatto non sfuggì» spiega Al Kalak. Un esempio di eresia modenese? La vicenda e la vita di Lodovico Castelvetro. Attualmente Al Kalak si sta dedicando, però, all'edizione dei carteggi dell’illustrissimo concittadino Lodovico Antonio Muratori. «Un modenese a tutto tondo che aveva rapporti con il mondo intero». Ma il filone di ricerca sull’eresia non si è ‘seccato’. Anzi. «Proprio grazie al premio potrò continuare a indagare i rapporti tra potere dello Stato e della Chiesa sul nostro territorio. Le cose da scoprire non finiscono mai».

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