rotate-mobile
Cronaca

Scarti di prosciutto crudo “spacciati” per Dop, sequestrate 40 tonnellate

Tre persone denunciate e sanzioni per 14.000 euro. Questo è il risultato di un'attività di contrasto alle frodi alimentari svolta dai carabinieri del Nas di Bologna" che ha coinvolto aziende di Parma, Modena e Bologna

Sequestrate 40 tonnellate di prosciutto crudo, per un valore di oltre 500.000 euro, tre persone denunciate e sanzioni per 14.000 euro. Questo è il risultato di un'attività di contrasto alle frodi alimentari svolta dai carabinieri del Nas di Bologna. Da quanto si apprende, all'indice è finito l'amministratore delegato di una azienda Parma che produce e commercializza prosciutti: l'uomo è  stato denunciato con l'accusa di frode in commercio, vendita di sostanze alimentari non genuine e detenzione di alimenti in cattivo stato di conservazione.

Le operazioni avrebbero appurato che si commercializzavano scarti di lavorazione del prosciutto: invece di essere smaltiti, venivano presentati come 'ritagli prosciutto stagionato' ad aziende di produzione di pasta ripiena – tra cui anche tortellini – e salumi. Analoghi reati vengono contestati anche ai due legali rappresentanti di altrettante aziende delle province di Bologna e Modena per aver commercializzato tranci di prosciutto crudo, etichettati e spacciati impropriamente come Dop. 

IL VIDEO DEI SEQUESTRI

A poche ore dall'operazione è arrivato il plauso di Coldiretti: “Le frodi a tavola si moltiplicano nel tempo della crisi soprattutto con la diffusione dei cibi low cost e sono crimini particolarmente odiosi perché – sottolinea il Direttore di Coldiretti Modena, Giovanni Duò,  - si fondano sull'inganno nei confronti di quanti, per la ridotta capacità di spesa, sono costretti a risparmiare sugli acquisti di alimenti. Oltre un certo limite non è possibile farlo se non si vuole mettere a rischio la salute”.
 
Gli ottimi risultati dell'attività di contrasto messa in atto dalla Magistratura e da tutte le forze dell'ordine impegnate confermano però la necessità di tenere alta la guardia e di stringere le maglie troppo larghe della legislazione a partire – continua Coldiretti - dall'obbligo di indicare in etichetta la provenienza della materia prima impiegata. In Italia sono allevati – sostiene la Coldiretti - piu’ di 8 milioni di maiali destinati per il 70 per cento alla produzione dei 36 salumi che hanno ottenuto dall'Unione Europea il riconoscimento di denominazione di origine (Dop/Igp) che vanno protetti dalle frodi e dalle sofisticazioni. Il settore della produzione di salumi e carne di maiale in Italia, dalla stalla alla distribuzione, vale – conclude la Coldiretti - 20 miliardi.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Scarti di prosciutto crudo “spacciati” per Dop, sequestrate 40 tonnellate

ModenaToday è in caricamento