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Cronaca Carpi

Mail-truffa, svuotati i conti della Croce Rossa di Carpi

L'ex presidente del comitato carpigiano della CRI è caduto nella trappola di una presunta donazione proveniente dalla Spagna, perdendo così 60mila euro dell'associazione e anche fondi propri. Indaga la Polizia Postale

Nei giorni scorsi, ma a distanza di qualche mese dai fatti, è emersa la notizia di un profondo buco di bilancio per la Croce Rossa di Carpi. Un ammanco di 60mila euro che pesa enormemente sui conti dell'associazione e che si deve ad una sofisticata truffa nella quale è caduto la scorsa estate l'ormai ex presidente locale Massimo Re, ora commissariato da Fabrizio Fantini.

Secondo quanto emerso, Re sarebbe caduto in un raggiro piuttosto comune online, ma pianificato da veri professionisti. Tutto è partito da una mail arrivata alla casella della Croce Rossa, nella quale un istituto di credito spagnolo annunciava una donazione cospicua (oltre un milione di euro) a favore del comitato carpigiano. Nella mail e nelle successive, la banca iberica (reale, ma estranea ai fatti) forniva poi i dettagli per avviare le pratiche di trasferimento del denaro, chiedendo ovviamente una serie di anticipi per le spese.

L'ex presidente – che formalmente non risulta sospettato di alcun reato, ma semplice vittima – ha ingenuamente accettato di inviare diverse somme tramite bonifico, impegnando così 60mila euro dalle casse dell'associazione e altre migliaia del proprio patrimonio personale. Quando si è accorto della truffa era ormai tardi per recuperare il denaro e non restava altro che denunciare il fatto alla Polizia Postale.

Si tratta sicuramente di un duro colpo per le finanze dell'associazione, già attraversata negli ultimi tempi da controversie legali e dissidi interni. Lo stesso comitato CRI di Sassuolo è stato commissariato a seguito di un importante ammanco nei bilanci, che potrebbe comportare a sua volta azioni legali contro una presunta mala gestione. Anche nel comitato cittadino di Modena sono presenti iniziative legali che vedono contrapposte l'attuale amministrazione uscita vincitrice dalle elezioni contro la precedente, a causa di leasing stipulati a condizioni poco chiare, ammanchi e spese sospette. Da ricordare inoltre che il comitato di Modena, lo scorso anno, fu soggetto ad una ispezione dei NAS dei Carabinieri.

I fatti di Carpi contribuiscono perciò ad appesantire ulteriormente il clima fra i volontari e i responsabili territoriali, a tutto discapito delle encomiabili attività che la Croce Rossa svolge quotidianamente. È però inevitabile – cinicamente parlando – che di fronte alla gestione di cifre significative di denaro, come sono quelle dei comitati CRI, anche il volontariato possa cadere vittima di interessi e dispute poco edificanti.

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