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Cronaca

"Vetri esplosi e il bus che procede inclinato" la testimonianza di un passeggero del Flixbus

Giacomo Gilberto, finanziere che lavora a Roma, era a bordo del mezzo che si è schiantato su un cavalcavia dell'A1 nella notte tra domenica e lunedì

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“Ero in dormiveglia, ho sentito un boato e non sapevamo più dove fossimo”. Come racconta RomaToday Giacomo Gilberto, finanziere del Gruppo Pronto Impiego Baschi Verdi di Roma, è uno dei passeggeri dell'autobus Flixbus coinvolto nell'incidente avvenuto nella notte tra domenica e lunedì, che si è schiantato contro un cavalcavia tra Modena Sud e Valsamoggia. Nell'incidente ha perso la vita un ragazzo congolese di 19 anni, mentre altre sei persone, incluso il sostituto alla guida del pullman, sono state ricoverate in ospedale. Gilberto ha raccontato a RomaToday i drammatici momenti successivi all'incidente e l'odissea vissuta dai passeggeri a bordo del mezzo.

Grave incidente nella notte, Flixbus si schianta in A1. Morto un 19enne e vari feriti

La tratta e l’incidente

L’autobus Flixbus era partito da Milano Lampugnano alle 22:45 e sarebbe dovuto arrivare a Roma in mattinata.

“Verso l’1:40 di notte ero in dormiveglia – racconta il finanziere a RomaToday – quando, in prossimità di un cavalcavia, il mezzo si è schiantato”. Gilberto ha visto i vetri esplodere e il mezzo continuare la sua corsa per oltre mezzo chilometro, inclinato da una parte, senza controllo. “Le ruote da una parte sono saltate, erano completamente piegate. Mentre il mezzo procedeva ho avuto la lucidità di dire a tutti di rimanere seduti, di coprirsi la testa e di abbassarsi perché non avevamo contezza di dove fossimo, potevamo anche stare dentro a un burrone”.

Lo schianto, il buio e la grande paura: il racconto dell'incidente mortale del Flixbus mai arrivato a Roma

Insieme a Giacomo c’erano sul bus giovani, anziani, turisti che stavano andando a Roma per i più disparati motivi. Molti i romani a bordo, soprattutto studenti. “Appena si è fermato, ho invitato tutti a scendere in maniera ordinata per metterci in un’area di sosta” racconta ancora il militare. Lui è stato tra i primi a ritrovare il corpo del 19enne senza vita: “Era incastrato tra le lamiere ed era praticamente decapitato, una scena terribile. Anche il secondo alla guida era incastrato ma respirava”. L’uomo, dopo, è stato portato in eliambulanza, atterrata direttamente in autostrada, all’ospedale di Bologna.

I soccorsi e il rientro a casa

Giacomo Gilberto, senza indugio, si è prodigato da subito a chiamare i soccorsi, avendo già chiaro cosa fosse accaduto: “Ho attivato l’sos dell’autostrada e chiamato la polizia stradale, vigili del fuoco e l’ambulanza. Devo dirti che il lavoro di tutti i soccorritori, in primis della polizia, è stato encomiabile. Sono riuscito a mantenere la lucidità”. 

A Bologna l’amara scoperta: “Con un messaggio Flixbus ci ha comunicato che potevamo sceglierci un altro mezzo per tornare, uno della loro compagnia o un treno, e che poi ci avrebbe rimborsato. Io sono tornato con un Frecciarossa ma ci siamo sentiti veramente abbandonati in una situazione drammatica come questa”. 

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