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Governo Letta, l'esortazione di Pighi: "Si guardi agli enti locali"

Il sindaco di Modena alla vigilia del voto di fiducia per l'esecutivo di Enrico Letta. "Servono interventi rapidi. Orgogliosi per incarico a Cecile Kyenge"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ModenaToday

"Un governo giovane e competente che deve essere messo in grado di dare rapidamente al Paese le risposte dai problemi urgenti che abbiamo". È il commento del sindaco di Modena Giorgio Pighi alla vigilia del voto di fiducia del Parlamento al governo presieduta da Enrico Letta che oggi, domenica 28 aprile, ha giurato al Quirinale. In particolare, il sindaco Pighi sottolinea l'esigenza di creare le condizioni "per un rilancio dell'economia che consenta la ripresa dell'occupazione", così come è importante "lavorare per una nuova legge elettorale e intervenire con coerenza per una riduzione dei costi della politica". Ma per Pighi, un'attenzione specifica è indispensabile per "la situazione degli enti locali che hanno assoluta necessità di un allentamento dei vincoli del Patto di stabilità per potere realizzare investimenti e garantire i servizi: la presenza tra i ministri di due sindaci come Graziano Delrio e Flavio Zanonato rappresenta la migliore assicurazione che questi temi saranno affrontati con efficacia e con la necessaria urgenza per consentire ai Comuni di chiudere i bilanci preventivi nelle prossime settimane". La nomina della modenese Cecile Kyenge al ministero dell'Integrazione, inoltre, per Pighi significa il riconoscimento "di un percorso politico e culturale sui temi dell'immigrazione e della cittadinanza nel quale il territorio modenese ha saputo distinguersi per impegno e senso di responsabilità: siamo orgogliosi di questo incarico per Cecile e siamo sicuri che saprà onorare nel modo migliore il delicato compito che le è stato affidato". Il sindaco di Modena sottolinea anche il "profilo saldamente europeista che mantiene il governo, con un rafforzamento del legame con l'Ue con la scelta di Emma Bonino per gli Esteri", mentre sui temi della Giustizia la nomina di Annamaria Cancellieri "rappresenta la garanzia che su di una questione così sensibile il governo saprà mantenere una posizione di grande responsabilità".

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