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Bollette esose nei Map, in Regione prova a mediare con Enel

Vasco Errani scrive al presidente dell'Autorità per l'energia per richiamare l'attenzione sulle bollette dei terremotati. Oggi sono 680 le famiglie che vivono nei container emiliani. L'assessore Muzzarelli: "Saranno chiusi entro due anni"

Oggi i moduli abitativi provvisori ancora occupati dai terremotati emiliani sono 680 - su un totale di 757 realizzati dopo il sisma - e sono collocati nei Comuni di Cento (41), Cavezzo (63), Concordia (94), Mirandola (215), Novi di Modena (122), San Felice sul Panaro (79) e San Possidonio (67). La consegna, e quindi l’apertura, è avvenuta tra fine dicembre 2012 e marzo 2013. A questi si aggiungono circa 220 Map rurali, in terreno di proprietà, per permettere la continuazione dell'attività agricola. Questa è la mappa degli sfollati nel cratere, che si trovano ad affrontare inevitabilmente una enorme mole di problemi.

Per fare il punto, si è tenuto lo scorso venerdì in Regione un incontro tra l’assessore regionale alle Attività produttive Gian Carlo Muzzarelli, i rappresentanti di Enel, dell’Autorità per l’energia, delle associazioni di consumatori e i sindaci dei Comuni colpiti dal sisma in cui si trovano i Map. Al centro del dibattito il tema delle bollette energetiche molto “pesanti”, più volte denunciato dai cittadini.

Stando ai numeri, risulta che nel primo semestre sono state emesse 400 fatture su 680 utenze per un importo complessivo di 360 mila euro. Di queste fatture solo una ventina superano i 2.000 euro, circa 140 sono comprese tra i 1.000 e 2.000 euro, altrettante sono comprese tra i 500 e i 1.000 euro mentre circa un centinaio sono inferiori a 500 euro. Nel corso dell’incontro le parti hanno ribadito che le bollette delle utenze dovranno essere pagate da tutti e che verranno comunque verificate dagli appositi uffici comunali eventuali situazioni limite. Il Presidente Errani ha scritto una lettera per sensibilizzare al problema l'Autorità per l'energia elettrica e il gas.

Nel corso dell’incontro in Regione, in attesa delle decisioni dell’Autorità, sono comunque stati raggiunti alcuni risultati. Enel sospende fino a fine dicembre 2013 le azioni conseguenti alla morosità in attesa delle disposizioni dell’Autorità, impegnandosi a dare un preavviso ai Servizi sociali dei Comuni in caso di rischio di interruzione del servizio e collaborando con i Comuni stessi nel monitoraggio dei consumi. Inoltre Enel è disponibile - su richiesta della gestione commissariale - a fornire un “Punto Enel mobile di ascolto” ma anche, in collaborazione con le amministrazioni locali, ad attivare iniziative di formazione dei nuclei famigliari per un uso responsabile e sostenibile dell’impianto di riscaldamento e refrigeramento.

La Regione e i Comuni stanno inoltre definendo nel dettaglio un piano di rientro, con l’obiettivo di chiudere i Map entro i prossimi 2 anni. Oltre 300 nuclei famigliari (il 50%) hanno già un percorso: sono proprietari o affittuari che continueranno il contratto di locazione al ripristino dell’agibilità o inquilini Acer. Negli altri casi si prevede l’agevolazione del passaggio ad altre forme di assistenza, l’inserimento in alloggi Erp o ad affitti di mercato, mentre per i casi limite è prevista l’assistenza dei servizi sociali locali ma anche lo sgombero per coloro che non hanno il diritto a rimanere nei Map. Per i contratti di locazione delle famiglie che escono dai Map si attiverà l’agenzia casa di Acer e dei Comuni per offrire garanzie (danni, mancato rilascio, morosità) ai proprietari.

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