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Fuga dei cervelli a causa della "corruzione accademica", Unimore non ci sta

Il Rettore Andrisano rispedisce al mittente le accuse sollevate indirettamente dal presidente Anac: "La fuga dei ricercatori dipende dalle scarse possibilità che offre il mercato del lavoro in Italia"

"L'esodo dei nostri giovani verso i paesi esteri che viene attribuito a fenomeni di corruzione accademica locale, deriva in realtà soprattutto dalla scarsità di opportunità nel nostro paese e dall'inadeguata retribuzione". Cosi' Angelo Andrisano, rettore dell'Università di Modena e Reggio Emilia, risponde alle tesi di Raffaele Cantone, presidente dell'Anac, sulle irregolarità riscontrate negli Atenei, connesse secondo il presidente dell'Autorità anticorruzione con il fenomeno della "fuga dei cervelli". 

Nel discorso di inaugurazione dell'841esimo anno accademico dell'Ateneo, Andrisano sottolinea che "soltanto quest'anno, in Italia è stato possibile disporre di un piano straordinario per i ricercatori", che hanno pero' "uno stipendio tra i piu' bassi in Europa". Inoltre "una volta inquadrati dispongono di scarse risorse per svolgere ricerca scientifica, e sono anche oberati da procedure burocratiche estremamente gravose". Prosegue il rettore: "Circa la questione della ipotizzata corruzione interna agli Atenei, non ho difficoltà a rimarcare che questa Università ha portato avanti in questi anni del mio mandato una politica di reclutamento chiaramente impostata su criteri di premialità e orientata al merito, peraltro in un contesto generale del sistema accademico di grande trasparenza, caratterizzato dalla disponibilità on line di tutti i curricula, di una banca dati di tutte le pubblicazioni scientifiche e di un sistema di valutazione nazionale della ricerca scientifica e di criteri oggettivi di giudizio che vengono utilizzati nella prima fase di selezione dei candidati, come l'abilitazione nazionale, per l'accesso alla prima e seconda fascia, abilitazione senza la quale non si puo' partecipare a concorsi locali".

Per quanto riguarda i ricercatori, Andrisano sottolinea inoltre: "Quest'anno l'Unimore fruisce di un turnover all'80%. Devo rimarcare che il ministero dell'Università garantiva a tutti il 30%, il restante 50% è stato ottenuto su base premiale, a fronte di una virtuosa politica gestionale. Ringrazio ancora il Cda per aver operato su questa strada mettendo in condizione l'Ateneo di raggiungere questo importante traguardo". Il rettore fa poi anche notare come "è sufficiente leggere le ultme disposizioni ministeriali, divulgate nelle ultime settimane, per comprendere come una parte significativa delle risorse sarà distribuita agli Atenei nel prossimo triennio su base premiale, in relazione alla valutazione di quanto fatto dai vincitori di concorso immessi negli atenei. Dunque i primi ad essere penalizzati da un inserimento in ruolo di studiosi poco meritevoli, sarebbero proprio gli stessi Atenei". 

(DIRE)

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