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Discover Modena | Le 5 curiosità più misteriose sul Duomo di Modena

In questa puntata di Discover Modena scopriamo insieme quali sono le 5 curiosità più misteriose sul duomo di Modena:

Numero uno, la necropoli. Non tutti lo sanno ma sotto piazza grande si trova una grande necropoli romana, ovvero un cimitero. Ecco perchè lì venne posto il corpo di San Geminiano ed ecco perché furono trovate lapidi come quella di Gudemberga.

Numero due, lo sgabello del boia. Il cosiddetto sgabello del boia, ovvero una sedia in legno  conservata all'interno del duomo di Modena in cui si sedeva effettivamente proprio il boia. Infatti essendo quello un lavoro tanto utile quanto pericolo, per via di possibili vendette di famiglia dei condannati, il boia aveva qualche benefits di ricompensa.

Numero tre , la lapide anacronistica. la misteriosa lapide di Gudemberga. Una donna longobarda vissuta nel 500. Non mille e 500, ma proprio 500. Di cui sappiamo la data di morte, ovvero il 12  giugno 570, scritta sulla lapide oggi nella cripta del duomo. Particolare strano è che accompagnato alla lapide vi sarebbe il nome di due consoli com'era consuetudine in epoca romana, peccato che l'impero romano fosse crollato da decenni.

Numero quattro, le tre cattedrali. Dovete sapere che quello che oggi vediamo come il duomo non è l'unico nella storia della città, ma solo il terzo costruito nel tempo. Il primo risalirebbe al tempo di San Geminiano, poi ve ne sarebbe stato un secondo un po' più grande e solo dal 1099 si sarebbe iniziato a lavorare 
all'attuale duomo.

Numero cinque, i cavalieri di re artù. Si tratta del bassorilievo presente nella porta della pescheria che raffigura re Artù, Ginevra e i loro cavalieri in cerca del santo graal. Oltre ad essere strano che a Modena ci sia una raffigurazione di leggende bretoni, è ancora più anomalo che vennero fatte 20 anni prima del primo libro su re Artù.

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