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Martedì, 30 Aprile 2024
Cronaca Carpi

Rapina in banca a Carpi, chiuso il cerchio intorno ad una banda di sei persone

Tutti campani, hanno preso parte in fase organizzativa e esecutiva al colpo da 17mila euro ai danni della Banca Popolare Sanfelice 1983

Erano circa le 13.30 del 7 febbraio dello scorso anno quando due persone con indosso mascherine ffp2 erano entrate nella filiale della Banca Popolare Sanfelice 1983 di via Manzoni a Carpi. Minacciando i presenti con un cutter avevano costretto tre clienti e due dipendenti a chiudersi in un vano tecnico in attesa dell'apertura della cassa temporizzata, che sarebbe avvenuta 20 minuti dopo. Una volta prelevato il denaro, 17mila euro, i rapinatori si erano dati alla fuga a bordo di una auto facendo perdere le proprie tracce.

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La rapina in banca, fortunatamente senza conseguenze fisiche per le persone coinvolte, è stata in questi mesi al centro di una minuziosa indagine da parte della Polizia di Stato, che è culminata questa mattina con l'esecuzione all'ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP presso il Tribunale di Modena, su richiesta della Procura della Repubblica. cinque persone sono state colpite dall'ordine di custodia in carcere, mentre uan sesta dall'obbligo di firma: tutti sono gravemente indiziati del delitto di concorso nella rapina aggravata .

Decisiva per l'inchiesta svolta dal Commissariato di Carpi l'analisi delle immagini riprese dalle telecamere comunali dei transiti cittadini e autostradali e quella del traffico telefonico. Questo nonostante gli indagati si siano avvalsi di schede telefoniche "citofono", utilizzate esclusivamente per lo specifico reato e che solo attraverso una meticolosa analisi è stato possibile attribuire alle singole persone coinvolte. Altrettanto fondamentali sono state le dichiarazioni rese da alcuni indagati in sede di interrogatorio, che hanno confermato le ipotesi investigative. 

Le persone arrestate e denunciate, tutte di origine campana, avrebberopreso parte a vario titolo alla rapina. Oltre ai due esecutori materiali entrati nella banca, uno è accusato di aver partecipato alle fasi organizzative ed esecutive, effettuando un sopralluogo preventivo e svolgendo il ruolo di autista per permettere la fuga dei due rapinatori. Un altro complice avrebbe svolto il ruolo di palo durante la rapina; un quinto uomo, invece, avrebbe avuto un ruolo determinante nelle fasi preparatorie, mantenendo contatti con i cosiddetti trasfertisti e con il sesto indagato, ovvero il gestore di una società di noleggio auto che ha fornito supporto logistico e gli automezzi, intestando i contratti di noleggio a persone fittizie. 

Tre dei cinque campani sono già ristretti per un reato specifico presso la casa circondariale di Napoli, mentre gli altri due sono stati rintracciati nelle province di Siena e Ravenna. Il destinatario della misura di presentazione alla Polizia Giudiziaria è stato invece rintracciato a Napoli

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