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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

UniMoRe. 88 mila euro donati alla ricerca contro la Leucemia da AIRC e Cariplo

L'AIRC - Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro e la Fondazione Cariplo hanno consegnato un finanziamento di 88 mila euro alla dott.ssa Rossana Maffei, ricercatrice del Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche Materno

L'AIRC - Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro e la Fondazione Cariplo hanno consegnato un finanziamento di 88 mila euro alla dott.ssa Rossana Maffei, ricercatrice del Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche Materno - Infantili e dell'Adulto di UniMoRe. Lo scopo di questo progetto aiuterà la ricerca sulla Leucemia Linfatica Cronica, una malattia incurabile in quanto gli individui spesso risultano resistenti alle attuali terapie farmacologiche.

Il progetto - afferma la dott.ssa Rossana Maffei di Unimore – potrebbe portare ad un miglioramento nella gestione clinica dei pazienti con leucemia linfatica cronica mediante lo sviluppo di un facile test prognostico per la definizione del rischio ed inoltre potrebbe aprire la strada verso lo sviluppo di una nuova categoria di farmaci contro meccanismi differenziativi nella leucemia linfatica cronica”.

LA MALATTIA. L’età media d’insorgenza della leucemia linfatica cronica si attesta intorno ai 65 anni e l’andamento clinico dei pazienti risulta estremamente eterogeneo. Alcuni pazienti con leucemia linfatica cronica presentano una forma di malattia indolente che rimane stabile e non richiede trattamenti per molti anni, viceversa altri pazienti presentano una malattia che progredisce rapidamente. Questi ultimi sono trattati con diverse strategie di chemio-immunoterapia o con l’uso di nuovi farmaci inibitori delle tirosine chinasi.

I DANNI DELLA LEUCEMIA LINFATICA CRONICA. La ricorrenza di recidive, l’emergere di resistenza alle terapie e il decadimento delle condizioni di protezione immunitaria rendono  la leucemia linfatica cronica una malattia per lo più incurabile. Ciò porta alla necessità di uno sforzo nella ricerca sia di fattori in grado di identificare i pazienti con una malattia più aggressiva sia di nuove strategie terapeutiche in grado di eliminare completamente la malattia arrivando alla cura del paziente.

IL PROGETTO DI RICERCA. In tale contesto, il progetto si sviluppa a partire da un’idea “fuori dagli schemi”, ovvero la visione della leucemia linfatica cronica come una malattia dovuta ad un blocco del differenziamento. L’ipotesi è che le cellule di leucemia linfatica cronica siano “congelate” in uno stato di sopravvivenza prolungata e di iper-attivazione che alla fine permette l’accumulo di danni irreparabili nel DNA. Il blocco delle cellule leucemiche nel percorso, che fisiologicamente seguono le cellule B del sangue, si ipotizza sia legato all’impossibilità di completare il programma genico di differenziamento ed in particolare si punta il dito verso un regolatore fondamentale ovvero interferon regulatory factor 4 (IRF4).  

GLI OBIETTIVI DELLA DOTT.SSA ROSSANA MAFFERI. Gli obiettivi che la ricerca vorrebbe raggiungere sono principalmente due. Ossia, da un lato valutare i livelli di espressione di IRF4 e la presenza di mutazioni geniche in un’ampia casistica di 1000 pazienti con leucemia linfatica cronica al fine di scoprire se IRF4 possa essere usato come un marcatore per identificare i pazienti con una malattia più aggressiva o resistenti alle terapie. Dall'altro quello di sviluppare uno studio funzionale in vitro che, attraverso la modulazione “forzata” dei livelli di IRF4 nelle cellule primarie di leucemia linfatica cronica, permetta di verificare se le varie caratteristiche “maligne” della cellula leucemica sono o no dipendenti dalla funzione di IRF4. 

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