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Casa della Salute di Modena, Favia attacca: "Spreco di denaro"

Il consigliere regionale presenta una interrogazione per chidere chiarimenti sull'acquisto di uno stabile sul libero mercato da parte dell'Asl. "Così si spendono inutilmente 5 milioni di euro".

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ModenaToday

L'ennesimo grande spreco di denaro pubblico nel settore della sanità regionale. Giovanni Favia, consigliere regionale indipendente, punta il dito contro il bando con il quale l'Asl di Modena ha scelto di individuare la location per la realizzazione della nuova Casa della Salute. Un bando che, secondo quanto denunciato dal consigliere regionale con una interrogazione appena depositata, porterà l'Azienda sanitaria locale a sborsare una cifra attorno ai 5 milioni di euro che poteva essere risparmiata puntando su una struttura già in dotazione del patrimonio immobiliare pubblico.

"A febbraio di quest'anno l'Asl ha pubblicato, per la seconda volta, un avviso di ricerca sul mercato immobiliare per l'acquisto di un edificio da destinare alla realizzazione della Casa della Salute. Nell'annuncio per le caratteristiche della struttura si parla di circa 3000 metri quadrati - scrive Favia nella sua interrogazione - Stando alle valutazioni di mercato, uno spazio del genere dovrebbe costare qualcosa come 4/5 milioni di euro. Una cifra che l'Asl avrebbe potuto risparmiare visto che a Modena sono disponibili strutture, sia del Comune che di altri Enti, che potevano essere acquisite ad un costo sicuramente inferiore".

Favia, nella sua interrogazione, cita anche alcuni spazi modenesi abbandonati da anni e immersi nel degrado: dall'ex sede AMCM, ai fabbricati industriali Hera di via Morandi, passando per le caserme Garibaldi di viale delle Rimembranze la Fanti che la Provincia di Modena ha inutilmente messo in vendita, o l'ex mercato bestiame di via Canaletto.

"L'acquisizione di una di queste aree per la realizzazione della Casa della Salute - conclude il consigliere regionale - avrebbe forse consentito di rivitalizzare strutture ormai degradate. Ecco perché vorrei conoscere quali sono state le motivazioni che hanno spinto l'Asl ad attivare una ricerca sul libero mercato, se il nuovo stabile sia stato già acquistato e a che prezzo, oltre alle eventuali spese affrontate per un suo adeguamento".

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