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A cura di Simone Grillini

Uno spazio che si occupa della pubblicazione di recensioni di film e serie tv in uscita. Questo blog è rivolto a tutti coloro che sono interessati al mondo del cinema o a chi, semplicemente, vuole un consiglio per sapere cosa guardare. Simone Grillini è nato il 7 settembre 1999, esattamente 4 mesi dopo l'uscita del celebre film Matrix. Studia chimica ed è appassionato di cinema. I suoi film preferiti sono i thriller come Inception, The Prestige e Shutter Island, ma ama guardare un po’ di tutto: dall’animazione al drammatico, dallo sportivo al fantasy.

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Toy Story 4 – Ne avevamo bisogno?

Un ottimo film d'animazione di cui forse nessuno sentiva la necessità. Voto: 7,5

“Volere bene a un bambino è la cosa più nobile che un giocattolo può fare.”

Al suo primo giorno di scuola Bonnie ha creato un nuovo giocattolo di nome Forky. Purtroppo quest’ultimo si perde e tocca a Woody ritrovarlo e riportarlo a casa. Durante il suo viaggio però incontra la sua vecchia fiamma Bo Peep ed insieme a lei deve affrontare diversi ostacoli per poter salvare Forky.

Dopo 9 anni ritornano in sala i giocattoli più amati di sempre con il suo quarto capitolo. Anche stavolta la Pixar è riuscita a portare a termine una pellicola superiore alla media per quanto riguarda il mondo dell’animazione. Nonostante ciò la saga con Toy Story 3 era giunto al suo epilogo perfetto e proprio per tale ragione un suo seguito poteva risultare forzato o non necessario. In effetti guardandolo con quest’ottica parzialmente ciò è accaduto.

Il lungometraggio di per sé è senza alcun dubbio di alto livello a partire dalle animazioni che sono sempre una certezza in casa Pixar. Bene anche la regia e le musiche, sia quelle nuove che quelle più iconiche che non stancano mai. Inoltre riascoltare al cinema “Un amico in me” è sempre molto emozionante.

La storia raccontata di base non è particolarmente innovativa, ma si è adottato uno stile differente rispetto ai precedenti capitoli, anche se non sempre coerenti con la saga. Il film si concentra su Woody e sul suo rapporto con Bo Peep, tralasciando tutti gli altri personaggi secondari rendendoli quasi delle comparse. Anche Buzz Lightyear ha avuto un ruolo abbastanza marginale ed inoltre si è notata anche una sua involuzione non in linea con le pellicole passate. Al contrario i nuovi personaggi introdotti sono molto divertenti e funzionali.

Menzione onorevole va data al doppiaggio italiano con Angelo Maggi che ha dovuto sostituire il compianto Fabrizio Frizzi nel ruolo di Woody. Azzeccata anche la scelta di Luca Laurenti per il personaggio di Forky.

Sebbene possa risultare non necessario nella saga, “Toy Story 4” è un film in grado di divertire ed anche commuovere lasciando al pubblico un messaggio molto profondo. 

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