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Cultura

Un libro racconta la storia di Modena attraverso i contratti aziendali

Lo ha scritto l’ex segretario provinciale della Cisl Antonio Guerzoni

La Cisl di Modena (dal 2015 Cisl Emilia Centrale dopo l’unificazione con la Cisl di Reggio) è stata a suo modo pioniera nella contrattazione sindacale territoriale e aziendale in Italia. Lo testimoniano i circa 1.500 contratti conservati nell’archivio storico della stessa Cisl Emilia Centrale, inaugurato l’11 dicembre 2014 e intitolato a Giancarlo Bernini, l’ex segretario provinciale Cisl scomparso il 18 novembre 2018.

Esaminando quel prezioso materiale, la cui importanza storica è stata riconosciuta anche dal Ministero della Cultura, Antonio Guerzoni (segretario provinciale Cisl dal 1987 al 1994) ha ricostruito episodi e vicende sindacali di un periodo cruciale per la storia modenese.

Gli anni esaminati nel libro Scontri frontali e contrattazione silenziosa – Cronache del sindacalismo libero a Modena 1943-1955, sono quelli che precedono e seguono la scissione dalla Cgil della Lcgil (1948), con la nascita della Cisl di Modena (1950).

Pur in un’epoca di grandi contrapposizioni ideologiche, i sindacalisti modenesi di Cisl e Cgil riuscirono spesso a mettersi d’accordo per il bene dei lavoratori, realizzando accordi e contratti aziendali e territoriali poi presi a modello in tutta Italia.

Guerzoni racconta questa storia in un libro di quasi 300 pagine rivolte non solo agli addetti ai lavori, ma a tutti coloro che vogliono capire come abbia fatto una provincia uscita stremata dalla seconda guerra mondiale a diventare uno dei territori più ricchi d’Europa.

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