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"Non una di meno" torna in corteo in città contro la violenza patriarcale

Una manifestazione in più tappe attraverso il centro storico contro la violenza di genere, per il salario minimo e per il reddito di autodeterminazione

L’8 marzo, per l’ottavo anno, "Non Una Di Men"o lancia una giornata di lotta e visibilità "contro la violenza patriarcale, attraverso la forma dello sciopero globale produttivo e riproduttivo", con lo slogan "sciopero dalla violenza patriarcale". La manifestazione prevede un concentramento alle ore 10:00 in Largo Porta S. Agostino e da lì si snoderà un corteo che toccherà varie tappe: Piazza Torre, Piazza Grande, Tribunale, via San Giovanni del Cantone, Prefettura e Monumento ai caduti. Ad ogni tappa sono previsti interventi e microfono aperto.

"Scioperiamo dal lavoro, dentro e fuori casa, per evidenziare il nesso tra il lavoro produttivo e quello riproduttivo: la lotta alla violenza di genere è lotta per l’autonomia, per il salario minimo e per il reddito di autodeterminazione - rivendicano le organizzatrici - É anche lotta per un welfare includente, aperto e garantito, senza il quale il lavoro di cura ricade sempre di più sulle donne, rendendole più esposte allo sfruttamento e alla violenza. Sappiamo quanto sia difficile scioperare per chi da troppo tempo ha visto crollare il proprio potere d’acquisto, per via del carovita e di salari rimasti fermi e di contratti indecenti".

"Quest’anno però, dopo le grandi manifestazioni contro la violenza sulle donne e la violenza di genere, e dopo l’ondata di indignazione per i femminicidi che hanno continuato a susseguirsi al ritmo di uno ogni due/tre giorni, qualcosa è cambiato. Maschilismo e patriarcato sono diventate parole diffuse, su cui donne e uomini hanno iniziato a interrogarsi anche al di fuori delle nostre cerchie. Più capillare è la reazione verso narrazioni tossiche e linguaggi sessisti, più consapevoli sono le giovani generazioni della violenza che a tutti i livelli permea le nostre vite, nell’ambito personale, delle relazioni sociali, sul piano politico e globale, nel pianeta", aggiunge Non una di meno.

"Non vogliamo simboli di partito, e confidiamo nel buon senso di associazioni e sindacati per non strafare con bandiere e striscioni identitari! Diamo priorità all’essere marea fuxia!", evidenziano le organizzatrici. La sera, invece, ci sarà festa di autofinanziamento ospitata da Eretica, con musica a cura della Tj Eva de Adamo, in via Nicolò Biondo 266b dalle 19:30.

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