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Domenica, 28 Aprile 2024
Politica

Prove di ricostruzione a sinistra, l'unione ambivalente tra Mdp e "Per me Modena"

I due gruppi si uniscono in un soggetto unico, dove convivono consiglieri eletti in maggioranza ed altri all'opposizione. La sinistra modenese archivia le scorse elezioni e pensa già al 2019, per dare alternative alla "conversione neocentrista del Pd"

Dopo gli accordi presi in piena estate, è stata ufficializzata l’aggregazione dei gruppi di “Articolo UNO-MDP” e “Per me Modena” in Consiglio comunale e nei quartieri di Modena. Un passo sicuramente significativo per il futuro assetto politico della città, per quanto non privo di malumori di alcuni dei protagonisti e contraddizioni. Il messaggio che viene lanciato da questo rassemblement è molto chiaro e poggia tutto "sull'unità a sinistra", sulla coesione cioè di tutte quelle forze politiche che si trovano a sinistra del Partito Democratico e che da quest'ultimo si sono staccate nel corso degli ulimi anni.

"Dopo anni in cui la sinistra in Italia, rappresentata sin qui in larga parte da un Partito Democratico che appare sempre più in piena conversione neocentrista, sembra aver smarrito il senso della sua missione storica, noi sentiamo la necessità di un rinnovamento che, per quanto ci riguarda, qui e ora a livello locale,  si pone come sponda istituzionale per tutta quella sinistra - politica, civica, associativa e dei singoli - che si batte contro le drammatiche diseguaglianze nelle condizioni di vita delle nostre comunità e nel Paese", spiegano con chiarezza i conglieri del neonato gruppo. 

Sette i nomi riuniti nel nuovo soggetto: i tre fuoriusciti del Pd in seguito alla spaccatura post referendum (Trande, Stella e Malferrari), Francesco Rocco che aveva lasciato il pd qualche tempo prima, Marco Cugusi eletto in Sinistra Ecologia e Libertà e i due nuovi componenti arrivati da "Per me Modena", Memi Campana e Marco Chincarini.

Se il gruppo guarda al futuro (e alle future elezioni), resta però un nervo scoperto sul passato. Ovvero il fatto che coesitano in un solo soggetto consigliare anime di maggioranza e anime di opposizione. Ma i consiglieri non hanno dubbi sul fatto che questo elemento non rappresenterà un problema: "La diversa collocazione originaria di “Articolo UNO-MDP”, (nel patto di governo) e “Per me Modena” (lista civica locale di minoranza) potrà comportare distinzioni la cui gestione sarà pienamente governabile, facendo uso, con giudizio, di lealtà e di intelligenza politica e di accordi di merito su linee programmatiche già condivise".

"Da oggi saremo uniti sotto le insegne di quella nuova sinistra che si va costruendo: insieme, nel rispetto delle specificità di ognuno, daremo il nostro contributo perché Modena riprenda il filo di una grande storia fatta di lotte e di buon governo, per garantirne sviluppo e coesione sociale, per non rinunciare al ruolo nazionale che la nostra comunità ha sempre giocato e che non vogliamo vedere ripiegata sul mero amministrativismo conformista dei governi di turno - spiegano in consiglieri in una nota stampa - Nel resto del mandato ammnistrativo saremo impegnati sui temi fondamentali della vita quotidiana dei e delle modenesi. Povertà, lavoro, salute, istruzione, cultura e ambiente saranno i principali fronti su cui, dialogando con le forze politiche e civiche della sinistra fuori dal Consiglio comunale e dai quartieri, costruiremo le nostre proposte per l’esecutivo e per la discussione pubblica".

Il nuovo gruppo in Consiglio comunale a Modena ha designato Paolo Trande capogruppo e Marco Cugusi e Vincenzo Walter Stella vice-capogruppo. I consiglieri di quartieri di Modena hanno indicato come coordinatore Nildo Benuzzi.

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