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Muzzarelli muove accuse molto dure alla destra: "Inquina la democrazia". E' bufera

All'evento di partito il sindaco ha tenuto un intervento molto duro, facendo anche aleggiare sospetti di "eversione". Indignazione da Fratelli d'Italia, Lega e Forza Italia

L'intervento del sindaco di Modena alla presentazione del programma elettorale del Pd, ieri sera al Tube, ha portato con sè molte polemiche e l'inasprirsi del confronto politico in città. Il primo cittadino ha infatti usato toni molto duri nel descrivere l'attuale scenario politico, rivolgendo accuse vaghe ma allo stesso tempo sufficientemente dirette alle forze di destra

In un passaggio in particolare, Muzzarelli ha evidenziato come sia necessario "alzare il livello di attenzione per avere garanzie delle stesse basi democratiche e di libertà". Ha aggiunto: "Ci avviciniamo alle elezioni e guarda caso succedono delle questioni mirate. Lo dico perché ho avuto modo di dirlo già anche al Comitato Ordine e sicurezza pubblica. Certi segnali o certe battute di qualche politico locale mi preoccupano e credo che dobbiamo alzare il livello di attenzione perché non succeda qui, come qualcuno mi ha detto, quello che è successo a Mirandola nel 2019".

Parole ambigue le prime, seguite da dichiarazioni molto più chiare e un'accusa diretta alle destre che "con il loro vittimismo mascherato e con le loro azioni di potere vogliono inquinare i pozzi della democrazia". Infine un passaggio è stato dedicato al caso di Bari, dove una vasta operazione antimafia ha portato ad accertamenti da parte del Viminale sull'Amministrazione Comunale guidata da De Caro. Esprimendo solidarietà al sindaco pugliese, Muzzarelli lo ha definito "vittma di un'operazione costruita da parlamentari della destra e da membri del governo"

Un intervento che non poteva passare inosservato e che ha scatenato la reazione della destra locale. “Alle irresponsabili e sbracate parole della segretaria cittadina che aveva additato Fratelli d’Italia come un partito estremista, si sommano quelle che provengono dal primo cittadino di Modena, sindaco di tutti i modenesi e non solo di quelli del partito democratico”, ha commentato  il presidente provinciale di Fratelli d’Italia, Ferdinando Pulitanò. “Le parole del sindaco uscente sono gravissime, diffamatorie e rappresentano un affronto alla nostra integrità politica. Parole che acquistano maggiore gravità dal momento che il Sindaco ha confessato di avere  portato al Comitato Ordine e sicurezza pubblica frasi di politici da attenzionare e che preoccupano. Paventare un legame tra la vittoria del centro destra e l’attentato di Mirandola del 2019 è sconsiderato: si tratta di dichiarazioni che superano di gran lunga il confine della legittima critica politica, in merito alle quali stiamo valutando opportune azioni giudiziarie”. “Inoltre – attacca Pulitanò –  le accuse infondate di vittimismo e di azioni antidemocratiche da parte nostra sono, a dir poco, oltraggiose. Chiediamo rispetto per il nostro impegno che ci ha sempre visti a disposizione dei cittadini per il bene della comunità e ci aspettiamo scuse immediate da parte di Muzzarelli”.

“Riteniamo inaccettabili le parole del sindaco di Modena, Gian Carlo Muzzarelli, che riferendosi alle vicende del Comune di Bari, ha definito l’ispezione disposta dal Ministero dell’Interno per sospette infiltrazioni mafiose ‘un’operazione costruita dai parlamentari della destra e da membri del governo’. Vista la gravità dei reati in questione e un provvedimento che nasce in seguito all’arresto di 140 persone, mi sembra superfluo chiarire che le procedure messe in atto dal Ministero non rappresentano un ‘atto di guerra’, bensì un’azione obbligata da parte di un Governo che vuole tutelare legalità e democrazia”, ha aggiunto il senatore Michele Barcaiuolo di Fratelli d’Italia.

Anche la Lega di Modena si è dichiarata "esterrefatta per le gravi affermazioni fatte da Muzzarelli e da altri esponenti del PD. Agitare lo spettro del terrorismo o di rischio per la democrazia, semplicemente perché per la prima volta il PD rischia di perdere le elezioni dopo 80 anni è semplicemente infantile.  La Modena eversiva non viene certo dal centrodestra, ma dal fronte opposto, ovvero dagli estremisti dei centri sociali, dagli anarchici e dai seguaci della sinistra ideologica, da sempre protetti dal grande cappello del PD".

Lega Modena, pertanto, "respinge al mittente le accuse isteriche proveniente da un PD che dice di volere portare avanti la politica della gentilezza, ma che in verità usa toni violenti e resuscita paure che per fortuna appartengono ad una storia lontana, incapace come è di dare spiegazioni per la cattiva gestione di questa città. Queste affermazioni, totalmente prive di fondamento, dimostrano il panico di chi è preoccupato seriamente di perdere le elezioni, oggi che per la prima volta il centro destra si presenta compatto e forte e ha un candidato a sindaco pronto a vincere e a riportare anche a Modena la normale alternanza che è il sale della democrazia".

Il Segretario Provinciale Lega Guglielmo Golinelli, attacca fermamente le dichiarazioni dell’attuale Sindaco di Modena Muzzarelli pronunciate alla Presentazione del programma del PD ieri sera (20/3) al Tube Club:

"Le parole riferite a Mirandola sono follia pura - fa eco il Segretario Provinciale Lega Guglielmo Golinelli - L’incendio appiccato da un magrebino clandestino penetrato nel comando della Polizia Locale, dopo aver aperto con un calcio una porta marcia e inadeguata, sarebbe stato orchestrato, paventa Muzzarelli, da non meglio precisati politici di destra, dall’ex Ministro dell’Interno Salvini o da qualche servizio deviato, per far perdere il comune al centro sinistra nelle elezioni amministrative del 2019. Se Muzzarelli o compagni di partito hanno informazioni diverse da quanto stabilito dai giudici, dovrebbero rivolgersi alla magistratura e chiedere la riapertura del processo che ha condannato a 8 anni Boraja Otman. In caso contrario ci aspettiamo immediate scuse. Sarebbe bastata una porta in buone condizioni per evitare l’accaduto, ma il PD, che era il responsabile politico del comando della polizia locale, preferisce la teoria della cospirazione anziché affrontare le responsabilità. Il tentativo è chiaro ma mal riuscito, attribuire alla destra quello che da sempre fa la sinistra, l’uso politico e strumentale degli organi dello Stato per colpire gli avversari”.

Anche Piergiulio Giacobazzi, capogruppo Forza Italia a Modena, è intervenuto spiegando: "Sono parole gravi e preoccupanti quelle pronunciate dal sindaco di Modena alla serata di presentazione del programma elettorale del PD e pubblicate da un quotidiano on-line. Gravi perché rappresentano ben più di un tanto violento quanto strumentale attacco al centrodestra, ma configurano un attacco alle stesse istituzioni democratiche. Nazionali e locali'. Aggiunge Giacobazzi: "Si tratta di frasi e di parole pesanti, offensive ed inaccettabili, che non possono essere giustificate dal nervosismo generato dall'essere consapevolmente alla fine di un secondo fallimentare mandato da sindaco Le parole di Muzzarelli esigono un chiarimento politico ed istituzionale. E se il sindaco ha elementi a fondamento delle sue accuse e dei suoi teoremi allora auspichiamo che si rivolga alla magistratura".

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