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Consiglio Comunale, anche Per me Modena confluisce in Mdp-Art.1

I consiglieri Campana e Chincarini entreranno nel gruppo nato in seguito alla scissione del Pd e che sta raccogliendo le forze di sinistra alternative al Pd. Si esaurisce così il progetto di opposizione al modello Muzzarelli nato sotto la spinta dell'ex assessore Adriana Querzè

In occasione della nuova visita di Pierluigi Bersani a Modena, i Democratici Progressisti hanno confermato un'ipotesi della quale si parlava da qualche tempo. Il gruppo consigliare Per Me Modena, composto da Memi Campana e Marco Chincarini, confluirà nel neonato Mdp-Art.1, rafforzando così la compagine "critica" che si è posizionata alla sinistra del Pd.

Il gruppo passa così a contare sette elementi: i tre fuoriusciti del Pd in seguito alla spaccatura post referendum (Trande, Stella e Malferrari), Francesco Rocco che aveva lasciato il pd qualche tempo prima, Marco Cugusi eletto in Sinistra Ecologia e Libertà e i due nuovi componenti, il cui ingresso non è ancora stato formalizzato in Municipio.

Il riassetto del consiglio rappresenta da un lato un ulteriore compattamento della sinistra che non può che preoccupare il Partito Ddmocratico, ma dall'altro un rafforzamento della maggioranza che sostiene il sindaco Muzzarelli. Mdp garantisce infatti il proprio sostegno al sindaco, seppur non certo in modo aprioristico. Non era invece così per il gruppo Per Me Modena, schierato all'opposizione fin dalla sua nascita, e dall'ottimo risultato elettorale che ottenne nel 2014 sotto la guida del candidato sindaco Adriana Querzè.

Un progetto che esaurisce quindi la sua azione autonoma, ma non l'idea di fondo di una sinistra più attenta ai temi sociali e lontana dalle posizioni renziane del Partito Democratico.

Una scelta che però non è piaciuta a quei soggetti politici di sinistra esterni al consiglio e che in qualche modo avevano apprezzato e sostenuto l'attività di Per Me Modena. "Esprimiamo la nostra sorpresa di fronte al fatto che I nostri amici del gruppo consiliare Per me Modena, Memi Campana e Marco Chincarini, hanno deciso di confluire nel gruppo Mdp del Comune di Modena e per questa via nella maggioranza che regge la Giunta Muzzarelli - sottolinea Sinistra Italiana - Premesso che abbiamo un buon rapporto con Mdp e ha salutato l’uscita di tante compagne e compagni dal Pd come un fatto positivo che può allargare il campo della sinistra e l’opposizione alle politiche neoliberiste sostenute dei governi Renzi e Gentiloni, ci domandiamo comunque se la decisione dei consiglieri di Per Me Modena non meritasse un confronto pubblico preliminare che desse conto della decisione prospettata e una informazione adeguata a quanti hanno votato la lista Querzè alle ultime amministrative. Stiamo parlando del 6,6% degli elettori modenesi che avevano espresso un voto di opposizione".

Dello stesso avviso Rifondazione Comunista, che aggiunge: "La domanda che si fanno i modenesi che hanno votato quella lista è: ma cos’è successo per giustificare l’entrata in maggioranza di una lista che si era candidata per essere alternativa al Pd e promuovere politiche di sinistra? Perché a noi non sembra affatto che il Pd modenese abbia prodotto un cambio di rotta, anzi le sue politiche sono sempre più la declinazione locale degli input renziani. Per Rifondazione Comunista l’unità della sinistra si può costruire solo in netta alternativa al Pd, e noi a Modena come a livello nazionale continueremo a lavorare in quella direzione".

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