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Bretella, sinistra e M5S in pressing: "Ascoltare la voce del territorio modenese"

I sostenitori della mozione votata dal Consiglio Comunale di Modena chiedono all'Amministrazione e al Pd di prendere una posizione formale nei rapporti con la Regione, che invece continua a sponsorizzare l'opera

Le forze progressiste a sinistra del Pd continuano a perorare la causa contraria all'attuale progetto della Bretella Campogalliano-Sassuolo. Il 16 Novembre 2023 il Consiglio comunale di Modena, con i voti favorevoli di tutti i gruppi consiliari di maggioranza (Europa Verde Modena, Sinistra per Modena, Partito Democratico e Modena Civica) assieme al gruppo del Movimento 5 Stelle, ha approvato una mozione depositata da Europa Verde, Sinistra per Modena e Movimento 5 Stelle, che impegna l'Amministrazione a chiedere di rimettere in discussione un progetto "obsoleto, invasivo, costoso oltre che ambientalmente nocivo, del quale si parla da trent'anni ma che non ha finora neppure visto l'avvio dei lavori".

Nella sostanza, con quella mozione, è stato chiesto di rivedere radicalmente il progetto, eliminando la parte di maggior impatto ambientale, che è la tratta che va da Modena a Sassuolo, ritenuta dai firmatari della mozione inutile e dannosa, applicando le nuove strategie internazionali sulla mobilità delle persone e soprattutto delle merci, che vedono oggi privilegiare prioritariamente il trasporto su ferro, al fine di abbattere sensibilmente l'inquinamento atmosferico causato dalle emissioni nocive del trasporto su gomma ed evitare il danno che inevitabilmente subirebbe una sostanziale parte del bacino del fiume Secchia.

Sinistra per Modena e Movimento 5 Stelle evidenziano n una nota congiunta: "Si è pertanto espresso in maniera chiara e netta un territorio, quello del Comune capoluogo di provincia, che verrebbe impattato dalla Bretella e che si trova in uno dei bacini geografici più inquinati d'Italia e d'Europa. Dal giorno dell'approvazione della mozione si sono susseguite in maniera sempre più frequente ed insistente (le ultime risalgono a sabato 30 Dicembre) , dichiarazioni da parte del Presidente della Regione Bonaccini e di altri rappresentanti politici della Giunta regionale, che insistono nel voler far partire ad ogni costo i lavori, annunciando incontri con il Ministro alle infrastrutture Matteo Salvini, e dimostrando la totale indifferenza e noncuranza del pronunciamento del Consiglio comunale di Modena sulla questione". 

Da qui la stoccata: "Tenuto conto che il Consiglio Comunale di Modena, compreso il gruppo consiliare del Partito Democratico di Modena, ha sostenuto chiaramente la posizione che il progetto, così come la Regione dichiara tanto convintamente di voler realizzare, non va bene e va completamente rivisto, riteniamo che la Regione, governata per altro anch'essa dal Partito Democratico, commetta un  errore a voler procedere comunque senza ascoltare la volontà espressa da una parte della comunità interessata dall'opera".

"Chiediamo pertanto che venga rispettata la volontà del Consiglio Comunale di  Modena e lanciamo un appello affinché a tal proposito si esprimano senza ambiguità anche i comuni di Sassuolo e Formigine - dichiarano Sinistra e M5S - Chiediamo inoltre che l'Amministrazione comunale di Modena, che ha ricevuto un mandato chiaro dal proprio Consiglio comunale, assuma una propria posizione ufficiale e invii una nota alla Regione ribadendo le motivazioni contenute nell'Ordine del giorno approvato lo scorso 16 Novembre, come pure faccia altrettanto il Gruppo consiliare del Partito Democratico di Modena, a dimostrazione che il suo voto favorevole in Consiglio comunale era convinto e non di facciata o convenienza elettorale.

Anche i Verdi di Modena sono intervenuti nuovamente sul tema con il portavoce Paolo Silingardi: "I prossimi incontri in programma a Roma confermano quello che diciamo da sempre: che l’opera, oltre ad essere inutile e superata, è funzionale solo al rinnovo della concessione, che invece deve andare obbligatoriamente in gara, vera, competitiva e non lesiva dei principi della concorrenza. Principi utili a garantire ai cittadini il miglior servizio al miglior costo".

Silingardi aggiunge: "Bonaccini continua a non ascoltare il territorio, in primis del Consiglio Comunale di Modena, che ha chiesto di rivedere l’opera, modificando il passaggio attraverso lo scalo merci, che lo renderebbe inutile per le aziende di logistica, dando priorità ai collegamenti ferroviari, prima di tutto Marzaglia-Dinazzano, per superare l’attuale saturazione delle linee ferroviarie. Deve essere ben chiaro che Europa Verde pone come vincolo per qualsiasi accordo elettorale il rispetto dell’ordine del giorno votato ad ampia maggioranza nel Consiglio Comunale di Modena. Se la linea politica di Bonaccini è fare accordi con la Lega, in primis per chiedere il terzo mandato, sappia che Europa Verde non è un alleato disponibile a lavorare con chi trascura gli interessi del territorio e della città. Il tema della Bretella è una cartina di tornasole delle priorità e delle strategie sul trasporto di merci nel nostro territorio. La posizione di Europa Verde è chiara, serve una revisione complessiva delle infrastrutture tra Modena e il bacino ceramico, come richiesto da più parti, rivedendo un progetto superato. Le alternative ci sono. Basta volerle".

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