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Alcol e fumo: in aumento dopo la pandemia le persone assistite

L'Ausl prende in carico le persone con percorsi multidisciplinari, anche di breve periodo, per prevenire la dipendenza patologica. Per i fumatori inoltre è stato attivato un percorso di attività motoria con la Medicina dello Spor

Nel 2022, secondo una fotografia dell’Ausl di Modena, sono aumentati in modo significativo i nuovi accessi nei Centri specializzati per le dipendenze da alcol e fumo; un dato in  linea con l’aumento registrato complessivamente a livello regionale.

L’incremento del 2022, sull’anno precedente, è dovuto anche alla completa e piena ripresa delle attività dei Centri Ausl - presenti in ognuno dei sette Distretti della provincia - rispetto ai periodi di lockdown che hanno interessato in parte il 2021 costringendo l’attività a ridursi.  Ma c’è anche, spiega Chiara Gabrielli, Direttore del Programma Dipendenze patologiche dell’Azienda USL di Modena, un aggravarsi di condizioni di disagio causato dalla pandemia, i cui effetti sul consumo di alcol e fumo di tabacco si vedranno da adesso in poi. In questo contesto si colloca una forte azione sulla prevenzione, con percorsi di breve durata prima che la dipendenza diventi patologica. Di recente è stata inoltre introdotta l’attività motoria nel percorso che compiono gli iscritti ai Centri antifumo, grazie alla collaborazione con la Medicina dello Sport. In Emilia-Romagna è infatti possibile prescrivere e somministrare attività motoria per promuovere salute contrastando la sedentarietà, prevenire patologie e intervenire terapeuticamente nei confronti di patologie croniche stabilizzate agendo così a supporto dei programmi di contrasto al tabagismo e alle dipendenze.

Quasi 1000 i nuovi ingressi in un anno

Nel 2022 i Centri alcologici di Ausl Modena hanno preso in carico complessivamente 1859 persone di cui 712 sono nuovi accessi, a fronte di 1510 persone (di cui 501 nuovi accessi) nel 2021. Per quanto riguarda i Centri antifumo, con il punto di forza nei corsi di gruppo per smettere di fumare, nel 2022 le persone prese in carico sono state 170, a fronte dei 105 del 2021.

“I Centri alcologici di Ausl prendono in carico le persone con programmi complessi e multidisciplinari, grazie a un team di medici, infermieri, psicologi e operatori dell’area educativa per la cura e la riabilitazione dalla dipendenza, ma vengono messi in campo anche interventi ‘brevi’ che incidono sui comportamenti potenzialmente rischiosi - spiega Chiara Gabrielli -. L'uso di sostanze psicoattive, come sono l'alcol o il tabacco, comporta una serie di rischi e produce una serie di danni in aree vitali delle persone che possono essere evidenziati spesso prima che si instauri una vera e propria dipendenza e possono compromettere seriamente la salute su altri piani: direttamente (tumori, rischio cardiovascolare) o indirettamente (incidenti stradali, violenza e incidenti domestici, fumo passivo)”.

VIDEO | Dipendenze da alcol e fumo in crescita: "Un aggravarsi di disagio causato dalla pandemia"

Per quanto riguarda il fumo di tabacco sono sempre molto partecipati i corsi intensivi di gruppo organizzati gratuitamente dai Centri Ausl in tutta la provincia: per ogni corso
si strutturano 10-12 incontri nell'arco di 2 mesi, in un clima di reciproco aiuto tra i partecipanti si apprendono strategie per raggiungere e mantenere la sobrietà dal fumo attraverso tecniche cognitivo-comportamentale e motivazionali. Secondo i dati di follow-up, circa il 70% dei partecipanti ai corsi è riuscito a smettere di fumare.

L’approccio è multidisciplinare, con il coinvolgimento di medici e psicologi e nel Distretto di Modena è iniziato di recente un percorso di attività motoria adattata per i fumatori inseriti nel percorso dei Centri specializzati e gestita dalla Medicina dello Sport. Il percorso si potrà estendere nei prossimi anni anche agli altri Distretti della provincia.

L’attività motoria può e deve integrarsi nello stile di vita di ognuno e, nel caso del fumatore che intenda smettere la propria abitudine tabagica, l’attività fisica può avere un ruolo determinante – spiega Gustavo Savino, Direttore della Medicina dello Sport dell’Ausl di Modena -. Meccanismi alla base dell’esercizio fisico che intervengono sul mantenimento del peso e del tono muscolare, sul benessere cardiocircolatorio e polmonare e, in particolare, con la produzione di neurotrasmettitori ad azione ansiolitica sulla modulazione del tono dell’umore (serotonina), possono sostenere in maniera importante il percorso di contrasto alla dipendenza dal fumo di sigaretta con un’azione diretta e documentata sulla motivazione stessa a perseguire l’obiettivo”.

Giovani e 'Binge drinking’, prevenzione anche a scuola

In ottica di prevenzione, le azioni dell’Azienda USL sono quindi volte, oltre che alla cura ed alla riabilitazione, ad intercettare i comportamenti rischiosi e il consumo problematico che possono portare danni alla salute e, nei casi più gravi, alla dipendenza patologica. Tra i comportamenti più rischiosi del consumo di alcol c’è il cosiddetto ‘binge drinking’, il consumo eccessivo di alcol in un tempo molto ridotto, modalità particolarmente diffusa tra i giovani. Questa modalità è pericolosa sia perché produce direttamente intossicazione acuta (con rischio di overdose), sia per i danni fisici che produce a vari organi e tessuti (mucose del tubo digerente), oltre che per i danni indiretti che possono conseguire (alterazioni comportamentali, incidenti stradali, danni relazionali). E proprio per sensibilizzare i ragazzi sui rischi legati all’abuso di alcol, ma anche sui comportamenti rischiosi per la salute, nell’anno scolastico 2022-2023 il settore Dipendenze patologiche ha proseguito il progetto ‘Scelgo io’ nelle scuole secondarie di secondo grado. Sono oltre 1000 gli studenti, in tutta la provincia, che hanno partecipato attraverso incontri di approfondimenti su vari temi – alcol, fumo, gioco d’azzardo, sostanze stupefacenti – condotti da esperti Ausl con il coinvolgimento dei peer educators, studenti selezionati e formati proprio per sensibilizzare altri studenti.

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