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Il Nuovo Sindacato Carabinieri: "Non possiamo farci carico alle presumibili croniche assenze di altri"

Il sindacato militare protesta contro i turni che le pattuglie dell'Arma sarebbero chiamate a svolgere per sopperire alle assenze delle altre forze di polizia, in particolare a Carpi e Mirandola

Le carenze delle altre forze di polizia costringerebbero i Carabinieri a turni supplementari per garantire pattuglie h24 sul territorio. E' la denuncia che arriva dalla Segreteria Regionale Emilia Romagna del Nuovo Sindacato Carabinieri, in una comunicazione inviata a Prefetto, Questore e agli stessi vertici dell'Arma. I rappresentanti del NSC spiegano: "Apprendiamo dai nostri iscritti nella provincia modenese, che sussisterebbero e permarrebbero - a discapito dei lavoratori dell’Arma - carenze nell’impiego di pattuglie di Personale delle altre Forze di Polizia sul territorio, cosa questa che determinerebbe gravosità e sovraccarichi, oltre a disagi e sovraesposizioni, in termini di benessere e sicurezza, maggiormente nei confronti dei Carabinieri dislocati nelle aree territoriali che comprendono i comuni di Carpi e Mirandola, serviti da Commissariati di Pubblica Sicurezza e Comandi di Polizia Stradale".

Il sindacato precisa: "Lungi dal voler entrare – almeno con questo intervento - nel merito delle ottime politiche di sicurezza adottate nella provincia di Modena o delle scelte di “gestione” intraprese dagli altri organi di polizia, questo Sindacato deve invece tutelare i lavoratori dell’Arma, sottolineando che evidentemente sono venute a mancare le adeguate e proporzionali risorse umane e che è pertanto necessario iniziare a ripristinarle, in quanto i Carabinieri modenesi non possono farsi carico alle presumibili croniche “carenze” o “assenze” di altri, anche perché l’Arma è parimenti sofferente, nella propria situazione organica generale, anche a causa dell’estrema capillarizzazione sul territorio, che riduce in modo drammatico le dotazioni di militari nei minori presidi dell’organizzazione (Stazioni)".

Insomma, per la Segreteria del sindacato militare gli sforzi richiesti ai carabinieri delle Stazioni, Nuclei e Aliquote Radiomobili per garantire i turni “in quinta” delle pattuglie - che devono essere svolti “h24” da tutte le principali Forze di Polizia - non possono diventare la “normalità” o una “costante compensazione”, in quanto lo sforzo richiede enormi sacrifici ai lavoratori Carabinieri, che invece devono poter godere di un pari trattamento e di una pari dignità e considerazione, anche in forma di benessere e di sicurezza operativa,

Serve quindi "un’equa distribuzione dei carichi di lavoro, che pare volga invece a favore del Personale delle altre Istituzioni di Polizia, soprattutto quando si tratterebbe di coprire turni ricadenti in arco notturno e in giornate festive".

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