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Protezione Civile a Formigine, avviato il percorso di partecipazione per aggiornare il Piano comunale

Aggiornamento del Piano comunale di Protezione civile. Il percorso di partecipazione prevede incontri e un inserto sul periodico istituzionale per informare i cittadini

È stato avviato il percorso di partecipazione per l’aggiornamento del Piano comunale di Protezione civile, che sarà approvato in Consiglio comunale a fine aprile.

Tra le azioni già intraprese incontri con le associazioni, Consigli di frazione e un inserto speciale nel periodico comunale InForm, in distribuzione in questi giorni perché i cittadini possano sempre avere a portata di mano le informazioni utili sui comportamenti da tenere in caso di emergenze di varia natura. Il Piano comunale di Protezione civile è il documento che individua le criticità del territorio e pianifica le procedure operative per fronteggiare l’evento calamitoso; esso costituisce inoltre il supporto operativo al quale il Sindaco si riferisce per gestire l’emergenza col massimo livello di efficacia possibile.

La struttura operativa di cui si avvale il Sindaco per la direzione e il coordinamento dei servizi di soccorso o eventualmente anche per la gestione delle situazioni in fase di allerta è il Centro Operativo Comunale (COC). Al COC afferiscono i livelli decisionali di tutta la struttura comunale ed è generalmente composto da dipendenti del Comune, specificatamente individuati a tal fine, in maniera trasversale a tutti i servizi dell’Amministrazione.

A Formigine, le associazioni di volontariato che fanno parte del Sistema comunale di Protezione civile sono: Gruppo comunale Volontari di Protezione civile, Gruppi di Formigine e Braida dell’Associazione nazionale Alpini - regione Emilia Romagna, Guardie ecologiche volontarie della Provincia  di Modena (GEV), AVAP Formigine, Gruppi Scout Valcinghiana, Formigine, Magreta – AGESCI  Emilia Romagna, Volontari della Sicurezza. Per quanto riguarda le maggiori criticità, la classificazione sismica del territorio comunale di Formigine è la «Zona 2», definita quindi come una zona dove «forti terremoti sono possibili».

Relativamente al rischio idraulico, invece, quella più evidente è la contiguità di un tratto del torrente Fossa con le abitazioni di via Marzaglia a Magreta che sarebbero direttamente interessate da un’eventuale esondazione; l’altro corpo idrico che transita in un’area abitata è rappresentato dal torrente Grizzaga che attraversa la frazione di Colombaro ma in questo caso la contiguità con le abitazioni è ridotta. La rete regionale di monitoraggio prevede idrometri, relativamente ai corsi d’acqua che interessano il territorio formiginese, solo sul fiume Secchia e sul torrente Tiepido; gli altri corsi d’acqua minori sono monitorati visivamente, in caso di allerta, dal cosiddetto “presidio territoriale” (personale del Comune, Polizia Locale e Volontari di Protezione civile). Previsti anche una serie di pluviometri per misurare il livello della pioggia. L’allertamento comunale utilizza, oltre ai canali tradizionali di informazione, un sistema informatizzato che permette di attivare campagne telefoniche in tempi molto ridotti per la diffusione di testi vocali. Le utenze telefoniche raggiunte sono tutte quelle fisse (eccetto quelle che hanno richiesto di non comparire negli elenchi pubblici) e quelle mobili che si sono volontariamente registrate tramite il sito istituzionale del Comune.

È ancora possibile registrarsi ad “Alert System” collegandosi a questo link: registrazione.alertsystem.it/formigine.

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