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Cronaca Sassuolo

Arrestato dopo un furto in negozio a Sassuolo e poi liberato: la querela non era valida

E' accaduto ieri notte, a Sassuolo. Questa mattina in Tribunale la direttissima, poi sospesa per una procedura non corretta

La scorsa notte, il negozio di abbigliamento e biancheria Stock&Store di Sassuolo è stato teatro di un furto con scasso. Un 49enne italiano, residente a Sassuolo, tra le 3 e le 4 della scorsa notte si è introdotto nel negozio forzando la serratura. Mentre era intento ad appropriarsi di alcuni oggetti trovati all'interno dell'esercizio commerciale, è stato intercettato da una pattuglia dei Carabinieri della Compagnia di Sassuolo.

Colto in flagranza, ha tentato senza successo una breve fuga per poi essere arrestato. L'uomo, già noto per precedenti specifici contestualizzabili in una situazione di particolare disagio sociale, questa mattina è stato portato in Tribunale per essere giudicato con rito direttissimo.

Durante l'udienza il Pubblico Ministero ha chiesto, oltre alla convalida dell'arresto, che il 49enne - reo confesso - fosse sottoposto alla misura cautelare dell'obbligo di dimora a Sassuolo con permanenza notturna all'interno della propria abitazione. 

Non essendo però il furto un reato procedibile d'ufficio, la procedibilità è subordinata ad una valida querela di parte, che nella fattispecie non c'è stata. La parte lesa infatti - cioè il titolare del negozio Stock&Store - al momento del furto si trovava all'estero per lavoro: sporgere querela all'estero è possibile, ma prevede una particolare procedura che in questo caso non è stata rispettata. Il titolare infatti, ha avuto due contatti telefonici con i Carabinieri, uno dei quali in videochiamata, durante il quale ha proceduto all'identificazione mostrando virtualmente i documenti per poi esplicitare la volontà di procedere contro l'autore del furto. 

A differenza di quanto sostenuto dalla pubblica accusa - secondo cui, nonostante le peculiari modalità utilizzate, si trattava di una valida querela orale - secondo il difensore del 49enne, l'Avv. Monica Reggiani, la querela non era stata depositata regolarmente e l'identificazione del querelante non era stata effettuata nelle modalità previste. 

La pronuncia del giudice ha accolto la tesi difensiva. Dopo la convalida dell'arresto infatti, il procedimento è stato sospeso perchè è stata accolta l'eccezione di non conformità della querela. L'udienza di fatto è stata quindi chiusa, e il 49enne liberato. Nonostante il rito direttissimo non sia più una via percorribile comunque, qualora venisse validamente presentata la querela (come verosimilmente avverrà nelle prossime ore) si seguirebbero le vie processuali tradizionali. 

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