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Cronaca Sassuolo

Pilota modenese a processo per disastro aviatorio: oggi l'assoluzione

A quattro anni dall'incidente, l'uomo è stato assolto per non aver commesso il fatto. A farlo precipitare fu un'avaria al motore

Era il pomeriggio del 2 giugno 2019, quando un ultraleggero diretto all'aeroporto di Sassuolo è precipitato a pochi metri dal campo di volo. Il pilota, un istruttore modenese di 62 anni miracolosamente sopravvissuto all'atterraggio di fortuna, era stato trasportato in elisoccorso all'Ospedale di Baggiovara, dove era stato sottoposto alle cure necessarie per le contusioni e i traumi riportati, principalmente alla schiena.

Interrogato nelle ore successive alla caduta quando ancora si trovava ricoverato presso il nosocomio, seppur non in gravi condizioni, l'uomo era stato indagato e poi processato per disastro aviatorio, reato colposo particolarmente grave che prevede pene fino a dodici anni di reclusione. 

L'accusa, in un momento iniziale, aveva ipotizzato che l'uomo fosse decollato senza una quantità sufficiente di carburante, mettendo così a rischio l'incolumità pubblica. Un'ipotesi in seguito smentita dalla ricostruzione della difesa - sostenuta in aula dall'Avv. Lara Mammi - che, dimostrando che si fosse trattato di un'avaria al motore non imputabile al 62enne, aveva portato anche il Pubblico Ministero a chiedere l'assoluzione dell'uomo.

Oggi, a distanza di oltre quattro anni dai fatti, il Tribunale riunito in composizione collegiale si è espresso con una sentenza di assoluzione. Secondo i giudici infatti, che hanno escluso ogni tipo di colpa - anche lieve -, il pilota non avrebbe commesso i fatti a lui imputati.

Precipita un ultraleggero, pilota trasportato in ospedale

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