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Martedì, 30 Aprile 2024
Cronaca

Tratta di migranti attraverso il Mediterraneo, perquisizioni nel modenese

L'inchiesta coordinata dalla Dda marchigiana ha portato all'arresto di tre persone in una presunta associazione a delinquere

Nelle prime ore della mattinata, la Polizia di Stato, nell'ambito dell'operazione denominata "WET SHOES", a seguito di una complessa indagine diretta dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Ancona, in coordinamento con la Procura della Repubblica di Macerata, e condotta dalla DIGOS della Questura di Roma, dalla DIGOS della Questura di Macerata e dalla Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione, ha eseguito l'Ordinanza di Custodia Cautelare con la quale il Giudice delle Indagini Preliminari del Tribunale di Ancona ha disposto la misura cautelare della custodia in carcere per due tunisini e degli arresti domiciliari per un terzo connazionale.

E' stata contestata l'associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento dell'immigrazione clandestina con l'aggravante della transnazionalità ai soggetti sottoposti a misura cautelare personale i quali, grazie ad una fitta rete di complicità intessuta sul territorio maceratese (in cui figurano titolari di aziende e pubblici ufficiali, con estensioni in diverse zone del territorio nazionale ed estero), avevano costituito un sodalizio criminale in grado di gestire l'approdo clandestino sulle coste siciliane di stranieri, in prevalenza nord africani, il supporto logistico e le coperture occorrenti per ottenere la documentazione necessaria a favorire il loro trasferimento su tutta l'area Schengen. Attraverso mirate attività tecniche disposte dalla autorità inquirente, supportate dai servizi espletati sul territorio, è stato riscontrato come tra gli stranieri intenzionati a raggiungere lo spazio europeo, attraverso i canali messi a disposizione dalla rete criminale, vi fossero anche soggetti contigui a circuiti di combattenti impegnati in teatri di jihad.

La posizione dei tre soggetti destinatari della misura cautelare è al vaglio anche in ordine ad eventuali movimentazioni finanziarie sospette che potrebbero essere connesse a fenomeni terroristici. Nel corso dell'operazione di polizia sono state eseguite 44 perquisizioni nei confronti di 18 indagati per vari reati e di altre 26 persone, risultate contigue a vario titolo all'organizzazione criminale e tutte attestate nelle province di Ancona, Fermo, Ferrara, Catanzaro, Modena, Macerata, Siracusa e Verona.

Tra i siti attenzionati dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Ancona, vi è anche un Centro di Assistenza Fiscale - C.A.F. maceratese ed un casolare sito nelle campagne della medesima provincia, meta abituale di stranieri giunti in Italia in stato di clandestinità. L'operazione "WET SHOES" prende il nome da una conversazione intercettata dagli inquirenti nel corso di uno sbarco di clandestini avvenuto a Mazara del Vallo, nella quale uno dei sodali fa presente di aver paura di essere controllato dalle Forze di Polizia con a bordo gli stranieri appena sbarcati, in quanto gli stessi avevano ancora "le scarpe bagnate". (DIRE)

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