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Economia Finale Emilia

"Insensato tassare la pubblicità di chi ha faticosamente ripreso la propria attività"

Cna alla guida della rivolta del commercio della Bassa Modenese con Paolo Benatti, responsabile Area Nord: "Consentire l'esposizione gratuita entro certe dimensioni oppure distinguere il messaggio pubblicitario dalle indicazioni, soprattutto per chi ha delocalizzato la propria attività"

La Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa (CNA) non ci sta a pagare i volantini pubblicitari e informativi. Lo comunica Paolo Benatti, responsabile della CNA dell’Area Nord, a proposito soprattutto delle zone terremotate come Mirandola. Qui, infatti, commercianti ed attività artigianali di servizio si stanno attivando da mesi per ripartire e diffondono informazioni in merito proprio attraverso volantini. Benatti: “Irragionevole, scandalosa, offensiva questa decisione di tassare la pubblicità nei confronti delle tante persone che hanno faticosamente ripreso la propria attività”. Benatti porta anche delle soluzioni: "Consentire l’esposizione gratuita entro certe dimensioni oppure distinguere il messaggio pubblicitario dalle indicazioni, soprattutto per chi ha delocalizzato la propria attività”. Il funzionario CNA trova paradossale l’aiuto alla ripartenza e queste “punizioni” allo stesso tempo: “Già prima del sisma – sottolinea Benatti – avevamo stigmatizzato il fatto che i regolamenti comunali erano eccessivamente rigidi rispetto alla pubblicità. Basti pensare che se un negoziante espone un paio di scarpe non paga l’imposta, mentre se espone nella vetrina del negozio un’immagine di quelle stesse scarpe allora è soggetto al pagamento della tassa. Un’assurdità, che nel caso degli avvisi in questione rasenta la perversione”.

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