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Cultura Castelfranco Emilia

Apre la campagna abbonamenti del Teatro Dadà di Castelfranco Emilia

Con settembre al via la campagna abbonamenti alla Stagione 2017/2018 del Teatro Dadà di Castelfranco Emilia, con un cartellone ricco di iniziative

Al via domani, martedì 5 settembre la campagna abbonamenti alla Stagione 2017/2018 del Teatro Dadà di Castelfranco Emilia. Confermando la gestione del Teatro da parte di Emilia Romagna Teatro Fondazione, l’amministrazione Comunale assicura continuità alla propria politica culturale che ha nel Dadà uno dei punti di riferimento: "Siamo contenti di constatare nella nostra Città – afferma il Sindaco di Castelfranco Emilia, Stefano Reggianini – un rinnovato interesse nei confronti dell’offerta teatrale. Intendiamo proseguire il nostro impegno in un processo di rigenerazione culturale che comprenda la ricostruzione del tessuto sociale, il recupero dell'identità e del senso di appartenenza, l'integrazione fra i cittadini e la promozione culturale del territorio e della comunità locale."

Cartellone Stagione 2017/2018

Sette i titoli che compongono il cartellone della Stagione 2017/2018 con alcuni protagonisti della scena teatrale fra cui Enzo Vetrano, Stefano Randisi, gli Oblivion, Ivano Marescotti e Leo Muscato solo per citarne alcuni. Anche per la Stagione 2017/2018 viene rinnovata l’offerta di assistere a due spettacoli di punta, uno al Teatro Storchi di Modena e uno all’Arena del Sole di Bologna, sottoscrivendo uno speciale abbonamento ad un prezzo agevolato.

Il sipario si alza il 10 novembre con Totò e Vicè, cavallo di battaglia del repertorio della coppia artistica Vetrano-Randisi dedicato ai due poetici clochard nati dalla fantasia di Franco Scaldati. 

Il tradizionale appuntamento che il Teatro Dadà riserva all’Operetta è affidato alla sapienza di Corrado Abbati e della sua Compagnia: il 16 dicembre vedremo in scena La principessa Sissi.

Un’opera di grande e complessa modernità è Casa di bambola, in scena il 26 gennaio. Partendo da una nuova rilettura di questo grande classico di fine ‘800, Roberto Valerio approda a uno spettacolo il cui centro è il “dramma nudo”, spogliato di bellurie ottocentesche e convenzioni borghesi.

Il 17 febbraio salgono sul palcoscenico del Teatro Dadà gli Oblivion con Oblivion: the human jukebox: un vero e proprio “cinque contro tutti” per gli artisti bolognesi lanciati dalla rete nel 2009 grazie al micro-musical I promessi sposi in 10 minuti. Una playlist vivente che scatenerà energiche risate oltre che interminabili richieste di bis. 

Il 9 marzo è la volta de Il misantropo - opera in cinque atti di Molière nella versione qui proposta da Monica Conti - per poi proseguire il 23 marzo con Bestiale… quel giro d’Italia!: Ivano Marescotti, accompagnato dal vivo dal pianoforte di Daniele Furlati, dà vita a un’interpretazione esilarante del Giro d’Italia del 1914, il più massacrante della storia ciclistica con tappe di oltre 400 chilometri.

Valter Malosti si accosta per la prima volta alla drammaturgia di Luigi Pirandello ne Il berretto a sonagli, in scena il 7 aprile. Un testo vivissimo che porta in scena le vicende di Ciampa e la signora Beatrice. 

Abbonamenti

Anche quest’anno viene riproposto l’abbonamento che consente di assistere a tutti gli spettacoli in cartellone al Dadà e a due fra le proposte più interessanti della Stagione del Teatro Storchi di Modena (il 4 febbraio La classe operaia va in paradiso, regia Claudio Longhi) e dell’Arena del Sole di Bologna (il 18 marzo Il nome della rosa, regia Leo Muscato). Per gli abbonati che ne faranno anticipatamente richiesta verrà organizzato un servizio di trasporto in navetta fra i due Teatri.

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