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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cultura

Da Modena a Cape Canaveral, un corto modenese alla conquista della Nasa

S’intitola ‘The Space Between Us’ e avrà il suo battesimo ufficiale partecipando  alla kermesse negli Usa

Da Modena a Cape Canaveral. Parte da Modena la scommessa di realizzare un cortometraggio tutto italiano per conquistare la selezione ufficiale al prestigioso concorso ‘CineSpace Short Film Competition 2021’, organizzato dalla Nasa (www.nasa.gov/feature/cinespace-short-film-competition-2021). Il progetto intitolato ‘The Space Between Us’ - girato tra fine marzo e inizio aprile - avrà il suo battesimo ufficiale proprio con la partecipazione alla kermesse ‘spaziale’, per poi iniziare subito dopo un percorso nei festival internazionali. Girato completamente in inglese, il cortometraggio è un mix di ironia, sogno e fantascienza. Attualmente in fase di montaggio, l’opera è diretta da Piernicola Arena e prodotta da Vincenzo Malara (con l’etichetta Scirocco Barocco Creation) Ubaldo Giusti (con la Keep Digging Production), lo stesso Piernicola Arena e Lorenzo Ferrari. Autori della sceneggiatura sono Piernicola Arena, Lorenzo Ferrari, Nicolò Nannini e Ubaldo Giusti.

La storia

Siamo nel luglio del 1969, il mondo si sta preparando ad assistere all’evento che segnerà indelebilmente un’epoca: il primo allunaggio. Matt e Laura affrontano una surreale odissea spaziale. Il sogno fanciullesco di un viaggio verso la Luna intervallato da una travolgente battaglia per aggiudicarsi più spazio... in camera da letto. Anche i due protagonisti vivranno a loro modo, ma comunque insieme, un evento senza precedenti, anche perché “da soli l’immensità sarebbe uno spreco”.

il cast

Protagonisti di ‘The Space Between Us’ sono Guglielmo Favilla e Chiara Gatti, che interpretano rispettivamente Matt e Laura. Favilla, attore livornese diplomato al Centro Sperimentale di Cinematografia, si divide tra teatro (tra i suoi lavori ‘Odio Amleto’ per la regia di Alessandro Benvenuti e il pluripremiato ‘Gli Ebrei sono matti’), cinema (tra i titoli più celebri ci sono ‘Fino a qui tutto bene’ di Roan Johnson, ‘Tutti i soldi del mondo’ di Ridley Scott e ‘Smetto quando voglio’ di Sydney Sibilia) e tv (‘I Delitti del Bar Lume’, ‘Il Nome della Rosa’ con John Turturro), oltre ad essere il doppiatore di riferimento di Astutillo Smeriglia (aka Antonio Zucconi) per il quale ha doppiato i corti animati ‘Il Pianeta Perfetto’, ‘Training Autogeno’ (entrambi vincitori del Nastro d'Argento). La modenese Chiara Gatti è un’attrice poliedrica: tra i suoi lavori ci sono le partecipazioni alle serie web ‘Rudi’ e ‘Il Risveglio di Cora’ (di cui è la protagonista), oltre ad avere ricoperto il ruolo di assistente regia e comparsa sul set della ficition di Rai1 ‘Ognuno è perfetto’. A completare il cast sono Lorenzo Ferrari, Giulia Pagliuso e il piccolo Giacomo Gatti.

Troupe, produzione e "sperimentazioni"

Il cortometraggio vanta una troupe di oltre quindici professionisti: Francesco Guerrini (aiuto regia); Gjergji Agolli e Paolo Lancellotti (entrambi aiuto fotografia); Jacopo Pozzi (capo tecnico delle luci); Valeria Gatti (scenografia); Antonio Marvulli e Massimiliano Belloi (set designers); Stefano Severino (produttore esecutivo); Christian Arghirò e Ouided Nahari (parrucchieri); Alice Caobelli (truccatrice); Massimo Vezzelli (Data manager); Gabriele Caselli (compositore musiche); Matteo De Angelis (fonico presa diretta); Andrea Pasqualetti (post produzione e sound design); Natasha Drake (dialogue coach) e Pier Francesco Ferrari (fotografo di scena).

Sul fronte della produzione, sono stati cinque i giorni di riprese necessari per realizzare il cortometraggio: tra le location usate per i vari ciak, ci sono un’abitazione arredata totalmente in stile anni ‘60 a Formigine e alcuni set creati ad hoc dove, tra le altre cose, è stata riprodotta artigianalmente una piccola navicella spaziale. Il progetto ha sperimentato anche forme alternative di alimentazione per le varie strumentazioni usate per le riprese: tra queste figura un uso inconsueto e massivo di power bank marchiati Einova, eccellenza modenese nel campo della power electronics. Questo ha semplificato molto anche la mobilità sul set, limitando al massimo l’uso di fili e prolunghe.

Gli sponsor che hanno supportato il progetto sono ‘Villa Pastamadre’ e ‘Pizzeria Vesuvio’ per il catering; ‘I Mascia’ per il parrucco; Luigi Borghi dell’Associazione APS; il ‘Circolo di Osservazione Scientifico-tecnologico di Modena’ che ha fornito diversi oggetti di scena e Wainer Tassoni (‘Indian & Cowboy Modena’) per il materiale impiegato per creare la navicella spaziale.

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