Bretella, Cispadana e Complanarina. Alternativa Popolare: “Si facciano e presto”
Alberto Bosi interviene sulle grandi opere stradali strategiche per il nostro territorio di cui si discute da decenni e tuttora ferme al palo, sollecitandone la realizzazione a favore delle imprese.
“Basta rimandarne la costruzione: si facciano e presto, come chiedono le imprese del nostro territorio”. Alberto Bosi, segretario regionale di Alternativa Popolare, torna in prima linea a difesa dei collegamenti stradali promessi da tempo e non ancora realizzati, che darebbero invece grande slancio alla provincia modenese.
“Mi riferisco in particolare alla Bretella Campogalliano-Sassuolo e alla Cispadana” ha specificato Bosi “infrastrutture fondamentali, indispensabili per valorizzare al massimo lo sviluppo del tessuto economico del nostro territorio. È incredibile come di queste grandi opere si discuta ciclicamente da decenni e come, tuttavia, i loro progetti vengano puntualmente rivalutati, posticipati e dimenticati. Sarebbe ora di procedere seriamente con una tabella di marcia ben delineata, tempistiche definite e azioni concrete di avvio dei lavori”.
Per quanto riguarda la Bretella - il raccordo autostradale per collegare l’area di Sassuolo con la A22 - Alternativa Popolare ritiene sia assolutamente necessaria per decongestionare il traffico pesante legato alla produzione ceramica e connettere il distretto con le piattaforme logistiche del territorio. “Sono quarant’anni che se ne discute e ancora è sotto esame per validità, tracciato e costi, ancora è bersaglio di polemiche, ancora è oggetto di dubbi, nonostante le imprese la richiedano a gran voce, moltissime parti politiche siano a favore e abbia anche ottenuto una Valutazione di Impatto Ambientale positiva.
Stessa cosa per la Cispadana” ha proseguito Bosi. “Tante promesse quanti rinvii e ad oggi è un nulla di fatto, si è punto e a capo perché nel corso degli anni si è sempre rimesso in discussione tutto, e nel frattempo i costi sono lievitati talmente tanto da diventare insostenibili. Confidiamo almeno nella più o meno rapida costruzione della Complanarina, il collegamento tra la tangenziale e il casello di Modena Sud: il cantiere in zona Paganine infatti è stato avviato pochi giorni fa, e nonostante il leggero ritardo rispetto alla tabella di marcia preventivata, speriamo d’ora in poi si proceda come da cronoprogramma, così da vederla terminata nella prima metà del 2025. È tempo di garantire un futuro fiorente al nostro territorio e alle sue aziende” ha concluso il Segretario “e per farlo si deve investire quanto prima: queste sono le opere su cui puntare perché sono destinate a rivoluzionare l’assetto, la dinamicità e la competitività della nostra provincia. Dalle parole si passi dunque ai fatti, per far sì che queste infrastrutture non rimangano nella lista delle eterne incompiute”.