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Democratici per il No, a Modena formalizzata la frattura Pd sul referendum

Hanno messo nero su bianco le proprie ragioni e i propri nominativi: sono 85 i promotori del no al referendum iscritti nelle fila del Pd o simpatizzanti. Capofila la senatrice Guerra, tre i consiglieri comunali del capoluogo

Ad ormai meno di un mese dal fatidico voto del 4 dicembre, nasce da un gruppo di iscritti ed elettori del Pd "Democratiche e democratici per il No alla riforma costituzionale", in chiara opposizione alla maggioranza dem che anche a Modena sostiene il sì al referendum. Lo si è deciso in una riunione che si è tenuta domenica 6 novembre, alla quale ha partecipato un nutrito gruppo di iscritti, militanti ed elettori del Pd e del centrosinistra, provenienti da diversi comuni della provincia di Modena.

"Pensiamo sia giusto rappresentare e sostenere le loro argomentazioni, con l'obiettivo di promuovere, nelle settimane che ci separano dal voto, occasioni di confronto e sostegno coinvolgendo singoli cittadini, associazioni, organizzazioni che hanno già mostrato o che mostreranno l’intenzione di sostenere la campagna a favore del No – scrive il comitato in una nota - Crediamo che il cambiamento fine a se stesso non sia sempre positivo. L’Italia ha necessità di riforme, ma di riforme vere, giuste e utili per i cittadini. Il cambiamento si avvia riscoprendo determinati valori e non attraverso convenienze dal respiro corto e pura retorica. E’ in atto da anni un restringimento della base democratica il cui unico effetto sui cittadini è la diminuzione del diritto di votare i propri rappresentanti".

Per i "dissidenti del Pd, dunque, in questo momento ci si trova di fronte a "vecchi refrain che tornano periodicamente di moda: sostenere che la Costituzione va cambiata perché vista come ostacolo alla capacità di governare. Insomma, la Costituzione usata come alibi: ci sembra questa la fonte ispiratrice di chi propone questa riforma, unitamente a quella elettorale che rischiano, insieme ad altro, di farci disperdere i principi e i valori che hanno ispirato la nascita del partito democratico". 

Il gruppo è guidato da una lista di 85 sottoscrittori, di cui capofila è la senatrice Maria Cecilia Guerra ed il maggior animatore sicuramente Paolo Trande, che nelle scorse settimane si è dimesso da capogruppo in Consiglio Comunale a Modena proprio per le divergenze sulla riforma costituzionale. Sono in totale tre i consiglieri modensi – oltre a Trande ci sono Stella e Malferrari – e svariati quelli dei comuni della provincia, insieme con membri dell'Anpi (anche il vicepresidente nazionale Guerzoni), dei sindacati e docenti universitari.

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